- Luca, come lo chiamavano gli amici, si è spento a causa di un tumore al pancreas
- Era ricoverato in un ospedale di Londra, città in cui viveva con la sua famiglia
Forse qualcuno aveva capito che la fine era vicina. Quando sua madre è volata a Londra intorno a Natale per salutarlo, nonostante sia una donna molto anziana (a cui i voli aerei non fanno troppo bene), la sensazione che qualcosa di poco positivo fosse all’orizzonte era probabilmente chiara. Nella prima mattinata di venerdì 6 gennaio la notizia che nessuno voleva sentire è arrivata: Gianluca Vialli è morto. A soli 58 anni la leggenda del calcio si è spenta in un ospedale di Londra, dove era ricoverato per un tumore al pancreas.
A metà dicembre Vialli, che viveva nella capitale inglese con la moglie e le due figlie (Olivia e Sofia) da anni dopo aver lavorato in Inghilterra tra la fine degli anni ’90 e l’inizio dei 2000, aveva dovuto abbandonare gli impegni con la Nazionale per concentrarsi sulle sue difficoltà di salute.
In un comunicato stampa aveva fatto sapere: “Al termine di una lunga e difficoltosa ‘trattativa’ con il mio meraviglioso team di oncologi ho deciso di sospendere, spero in modo temporaneo, i miei impegni professionali presenti e futuri. L’obiettivo è quello di utilizzare tutte le energie psico-fisiche per aiutare il mio corpo a superare questa fase della malattia, in modo da essere in grado al più presto di affrontare nuove avventure e condividerle con tutti voi. Un abbraccio”.