- La rabbia del 35enne: “Assurdo sia stato chiamato Rigau: il loro matrimonio era stato annullato"
- "L’ho portata in clinica giovedì, avrei dato un rene per lei”
La morte di Gina Lollobrigida, scomparsa ieri, 16 gennaio, lo ha sconvolto. Andrea Piazzolla, il factotum dell’attrice 95enne, racconta al Corriere della Sera le ultime ore della diva. “Mi è crollato il mondo addosso”, confessa tra le lacrime. E aggiunge: “Figlio e nipote le hanno fatto male”. Il 35enne è stato assistente della ‘Bersagliera’ per ben 12 anni, ha vissuto con lei nella villa sull’Appia Antica. Il loro rapporto è stato molto chiacchierato, in passato il ragazzo è stato persino accusato di appropriazione indebita, ma Gina lo amava più di un figlio.
Piazzola spiega come ha saputo del decesso della Lollo: “Nel modo peggiore possibile. Stamattina avevo chiamato un medico a Pisa al quale avevo scritto proponendogli di donare il mio rene per Gina, se fosse stato possibile aiutarla con un trapianto. Ancora non mi rassegnavo al fatto che se ne stesse andando. Così, dopo averci parlato, ho subito telefonato al professore che la stava seguendo nella Casa di Cura Pio XI. E lui mi ha freddato: ‘Andrea non lo sai? Gina è mancata da poco’. Mi è crollato il mondo addosso”.
Gina era stata ricoverata da giovedì scorso: “Mercoledì ero dovuto andare a Milano in giornata. Allora l’avevo affidata agli infermieri, ma in casa erano venuti a trovarla anche i suoi amici, Alessandro Lo Cascio e Graziella Maretti. Quando sono rientrato mi hanno riferito che era stata serena. Allora le ho detto: ‘Gina amore mio, sono tornato!’. Lei ha aperto gli occhi e ha risposto: ‘Che bella sorpresa’. Poi li ha richiusi, e non li ha più riaperti…”.
Andrea ha subito avvisato il figlio Milko Skofic e il nipote Dimitri. Con loro si sono solo “incrociati”. “Io sono sempre stato accanto a Gina, dormivo lì in clinica. Tre giorni fa Milko mi ha detto che avrebbe voluto fare lui la notte e io gli ho risposto che ero felice, che sua madre sarebbe stata contenta. Poi mi ha mandato un messaggio per dirmi che non poteva più farla e che l’avrebbe fatta il giorno dopo. Ma non è venuto nemmeno la notte successiva”, rivela Piazzolla.
Il factotum non era presente in clinica nel momento della morte, chiarisce: “Sono andato via ieri, perché ho capito che Gina non avrebbe più aperto gli occhi e non aveva più senso per me stare lì. Ma non riuscivo ad accettarlo. E infatti fino a stamattina cercavo di parlare con altri medici. Però la cosa che più mi ha fatto male è stata sapere che stamattina era già lì ‘lo spagnolo’: addirittura ha cacciato un caro amico di Gina millantando di essere il marito!”. Parla di Javier Rigau.
Quando gli si domanda cosa ci facesse lì Rigau, sottolinea arrabbiato: “Bisognerebbe chiederlo al figlio e al nipote di Gina. Stamattina Rigau ha cacciato Adriano Aragozzini. Si spaccia per il marito di Gina, quando quel matrimonio è stato annullato dalla Sacra Rota e lui lo sa bene. Trovo vergognoso che Milko e Dimitri lo abbiano fatto andare lì. Eppure li avevo supplicati di chiederle scusa alla madre per tutto il male che le avevano fatto. Bel modo di onorarne la memoria. Comunque non si sono smentiti: erano sempre gli ultimi ad arrivare e i primi ad andarsene”.
Piazzola non è più a casa di Gina: “Ho portato via le mie cose ieri. Quando sono rientrato ho sentito la voce di Gina dentro casa che mi chiamava. Io non posso stare lì senza di lei e sentire che mi chiama... Io stavo lì perché c’era lei”.
Sulla questione testamento Andrea è chiaro: “Io lo dico da subito, non voglio che ci siano equivoci. Non so quale sia stata la volontà di Gina, ma se ci sarà qualcosa per me sarà solo per completare i suoi desideri che non è riuscita a fare nella vita. Io non voglio niente, tutto ha perso valore adesso. Senza Gina, il resto non ha più importanza. Che si risparmiassero stupide battaglie, per me sarà solo completare la sua volontà”. Svela i desideri dell’attrice: “Anzitutto che venga riunita la famiglia nel cimitero. So dove sono i suoi genitori e le sue sorelle. Poi che le sue sculture e i disegni vengano gestiti da una persona che ha designato lei anni fa e che non sono io. Il terzo desiderio è dare tutto in beneficenza ai bambini africani. Questo è quello che devo compiere per lei”.