- Il giornalista ha spiegato cos’è successo martedì, quando l’amato genitore è morto
- Il 66enne è sempre stato accanto alla mamma, ma ieri si era dovuto assentare
Paolo Brosio ha visto morire l’amata mamma in videochiamta, ieri martedì 18 aprile. Pochi istanti dopo aver usato il telefono per entrare in contatto con lei, la signora Anna Marcacci è venuta a mancare. Il 66enne ha raccontato a ‘Il Tirreno’ come sono andate le cose. Dalla clinica San Camillo di Forte dei Marmi gli hanno telefonato perché la situazione si era aggravata. Lui proprio quel giorno si era allontanato per la prima volta dopo molto tempo dalla cittadina toscana per alcuni impegni.
Ha fatto sapere al quotidiano: “Non mi sono mai staccato da lei in questo ultimo periodo, se non nella giornata di martedì per raggiungere Brescia per alcuni impegni non rinviabili, legati alla costruzione di un pronto soccorso a Medjugorje”.
“Mi hanno chiamato per dirmi che era peggiorata, che stava molto male. Ho fatto in tempo a fare una videochiamata, a parlarle, a guardarla ancora una volta. Pochi istanti, gli ultimi: poi è morta”, ha aggiunto.
“E’ un vuoto incolmabile quello che sto provando. È stata mamma, nonna, amica, maestra di vita. Mi ha lasciato un’eredità spirituale straordinaria, perché mi ha insegnato la preghiera e la carità. Attraverso la fede, mi ha salvato la mia stessa esistenza”, ha quindi concluso.
La mamma di Brosio aveva 102 anni, compiuti appena lo scorso 7 aprile. Venerdì ci saranno i funerali nella chiesa di Vittoria Apuana, non distante da Forte dei Marmi.