''Una donna mi ha scritto che uccido i figli'': Paola Barale rivela gli attacchi ricevuti dopo la confessione sull’aborto

  • La 56enne: “Credo che come me, nessuna donna al mondo compia questa scelta con superficialità” 
  • “Qualsiasi decisione una donna prenda, ecco, non dovrebbe mai sentirsi in colpa”

Paola Barale racconta sulle pagine di Chi il suo libro sulla menopausa, arrivata quando aveva appena 42 anni. All’interno di “Non è poi la fine del mondo”, edito da Sperling & Kupfer, in uscita il 23 maggio, svela molto si se e della sua esistenza, fatta di scelte difficili, come quella di rinunciare a un figlio con l’aborto. La 56enne rivela, così, gli attacchi ricevuti dopo la confessione fatta anche in tv. Una donna mi ha scritto che uccido i figli, svela.

''Una donna mi ha scritto che uccido i figli'': Paola Barale rivela gli attacchi ricevuti dopo la confessione sull’aborto

Solo qualche giorno fa, in un’altra intervista concessa a F, Paola aveva detto sull’aborto, di cui non si è mai pentita: “Una delle ragioni per cui presi quella decisione è che ero rimasta incinta dopo solo un mese che stavamo insieme. Non avevo nessuna garanzia che sarebbe durata. E anche se non ho nulla contro le mamme single, non era quello che volevo per me in quel momento. Sono una donna molto libera, per cui, se alla fine non ho avuto un bambino, credo sia stata una scelta consapevole”. E aveva sottolineato: “Quando decisi di interrompere la gravidanza, il ginecologo mi disse: ‘Guarda, Paola, che un domani te ne potresti pentire’. Ma si può avere un bambino per evitare di pentirsi di non averlo avuto?”.

La 56enne ne parla all’interno di “Non è poi la fine del mondo”, edito da Sperling & Kupfer, in uscita il 23 maggio

Ora torna la showgirl sulla questione confidando le critiche ricevute: “Che sono arrivate. Puntualissime. Una l’altro giorno mi ha scritto che io uccido i figli. Neanche commento. Questo per dire che sapevo che ci sarebbero state, ma so anche che questi sono argomenti dei quali è più scabroso non parlare, guardi che sta capitando in certi Stati americani…”.

La Barale poi precisa la sua idea sulla questione: “Io credo che come me, nessuna donna al mondo compia questa scelta con superficialità, senza sofferenza, come sono profondamente convinta, però, che ciascuna debba essere libera di fare questa difficile scelta. E come sono altrettanto convinta che qualsiasi decisione una donna prenda, ecco, non dovrebbe mai sentirsi in colpa”.