- Il conduttore 61enne ammette di essere dispiaciuto: "E' stato difficile accettarlo"
- La produttrice 49enne spiega il motivo della rottura e sottolinea: “Siamo più uniti che mai”
Dopo tante voci, condite da gossip e smentite, frasi sibilline, dette a mezza bocca, e cambiamenti di rotta repentini, ecco arrivare la verità. Paolo Bonolis e Sonia Bruganelli finalmente confermano la separazione. In un’intervista doppia a Vanity Fair che li mette da ‘ex’ in copertina annunciano ufficialmente la fine del loro matrimonio. Il conduttore 61enne ammette di essere dispiaciuto e sottolinea: “Non è stato facile accettarlo”. La decisione l’ha presa la produttrice 49enne.
“Siamo separati, eppure siamo più uniti che mai. Continueremo a esserlo per la nostra famiglia, tra di noi. Il sentimento è forte, però non è più quello che ci ha avvicinati”, dice Sonia. Non chiarisce da quanto: “Non è una questione di date, di tempo. Siamo genitori, continueremo a fare le vacanze insieme, manterremo le stesse dinamiche. E’ questa la notizia. Non ci sono di mezzo terze persone o amanti”. Bonolis su eventuali terze persone però non mette limiti alla Provvidenza: “Magari poi arrivano”. La Bruganelli ribatte: “A quel punto non saranno più amanti. Per i nostri figli siamo mamma e papà da sempre, non cambia niente. Manca solo il rapporto fisico”.
Il presentatore chiarisce cosa non funzionasse più tra di loro: “Per un certo periodo Sonia ha avuto difficoltà a stare in una situazione che non era più la sua. Si è sforzata, e per questo le devo fare i complimenti, finché è stato inutile continuare. Ci siamo confrontati, mi ha spiegato, ho capito. Non si può pretendere che una persona viva diversamente da ciò che sente di essere. Con un briciolo di civiltà e di buona coscienza si accoglie il cambiamento. Le cose accadono, l’importante è andare avanti perché non si può tornare indietro”.
“Ero dispiaciuto, ovvio - continua - Però non è pensabile che la vita degli altri debba per forza corrispondere sotto ogni aspetto alla tua. Se prende altre traiettorie e ha altri obiettivi, vanno considerati, soprattutto se parliamo di una persona alla quale si vuole bene”. E ammette: “Non è stato facile accettarlo”.
Sonia dice la sua: “Non riuscivo più a vivere con entusiasmo alcune delle cose che fanno parte di un rapporto di coppia. Da quando è morto mio padre, poi, ho proiettato il legame che avevo con lui su Paolo, il quale così è diventato un amico, un confidente. Quando ci siamo fidanzati io avevo 23 anni, non ero ancora laureata, lui era un uomo. Soltanto con il tempo e di fronte a certe circostanze abbiamo preso coscienza delle nostre differenze. Per esempio, Paolo è sempre stato molto romantico e molto passionale, al contrario di me che non lo sono affatto”.
I tre figli, Silvia, 20 anni, Davide, quasi 19, e Adele, 15, finora non hanno sofferto. “Sono gli altri dall’esterno che possono farli soffrire”, precisa Sonia, riferendosi alla notizia dell’addio tra di loro data da Dagospia il 12 aprile scorso. Notizia smentita da entrambi. Sul perché l’abbiano fatto, la Bruganelli spiega: “Per riprenderci quello che era nostro. Va bene essere giudicati perché siamo personaggi pubblici, ma potevamo anche essere separati da tempo e non volerlo dire”. Paolo le fa eco: “Era una notizia che avremmo dovuto dare noi per primi a chi di dovere. Ma nel fascinoso mondo di Pettegolandia la gente si attacca vampirescamente alle vite degli altri ignorando sentimenti, affetti, figli”.
Le questioni economiche sulla rottura pesano pochissimo, contrariamente da quanto scritto dai giornali. “Hanno scritto cose che non esistono. Non ci saranno avvocati, alimenti, niente di tutto questo”, chiarisce l’ex opinionista del GF Vip.
Sulla possibile gelosia che potrebbe subentrare anche da separati Paolo dice: “Mi auguro di no, sarebbe grottesco. Nel momento in cui privi una persona di alcune cose necessarie per vivere, ci sta che se le vada a procacciare per la sua sopravvivenza. Non puoi pretendere che muoia”. “Potrei non essere gelosa di una più giovane e attraente di me, perché ci sono parti di Paolo che sento saranno mie per sempre: 26 anni di vita insieme sono irripetibili”, sottolinea Sonia. “Poi è impossibile mettere delle definizioni a quello che sarà. Spero solo che non ci siano odi, rancori, interferenze nelle scelte altrui. Quando si mette un punto, si inizia un nuovo capoverso. E nessuno del capoverso precedente può pretendere l’esatta coniugazione dei verbi e la declinazione delle parole”, replica ancora Bonolis.