- Elisabetta Ferracini non contiene lo sdegno dopo i commenti di alcuni utenti su Instagram
- Ha trascorso una serata in allegria con la madre Mara Venier al concerto di Ultimo
- Lo scorso 9 giugno è morto suo marito: per qualcuno non avrebbe dovuto mostrarsi sorridente
Elisabetta Ferracini non ci sta. Le critiche ricevute sui social per quello scatto postato da sua madre Mara Venier sono troppo. La 54enne ha trascorso una serata spensierata in compagnia del famoso genitore al concerto romano di Ultimo.
Secondo alcuni utenti che hanno espresso il loro pensiero sotto a un post condiviso dalla stessa Venier, dove mamma e figlia appaiono insieme sugli spalti, non era il caso di mostrarsi in questo modo a circa un mese dalla morte di Pier Francesco Forleo, il marito di Elisabetta venuto a mancare il 9 giugno.
Un utente facendo riferimento al colore dell’abito della Venier ha addirittura scritto: “Sarà così, ma secondo me il rosso è eccessivo: io lo chiamo rispetto”. Commenti che per fortuna alla maggior parte dei seguaci di ‘zia Mara’ sono apparsi fuori luogo, ma che hanno comunque fatto male.
Elisabetta ha quindi replicato per le rime nelle sue Instagram Stories. Ha scritto: “Leoni da tastiera soli, infelici, invidiosi, rosiconi, frustrati e felici dei dolori altrui… che non aspettano altro di puntare il dito o coglierti in fallo e tanto altro ancora… piccole persone fallite… Buna vita cari…”.
Sia Mara che Elisabetta hanno poi fatto proprie le parole di un altro utente di Instagram intervenuto in loro difesa. Hanno condiviso una Story in cui si legge: “E comunque da quando in qua una persona deve giustificare come sceglie di trascorrere le sue serate anche dopo un lutto importante?”.
La riflessione continua: “Io quando sono morti i miei ho deciso di fare esattamente quello che piaceva a loro. Un minuto dopo i funerali ero al bar a prendere un aperitivo”.
Quindi la conclusione: “Ma veramente pensate che un dolore si cancella con una risata, un concerto, una serata tra amici? Certi dolori non passano mai, MAI. E per inciso, non avete capito proprio niente. Siete minuscoli!”.