- La giornalista ha commentato una recente dichiarazione della Ministra per la famiglia
- A quanto pare la Roccella pensa che serva una rivolta perché si dà troppa centralità ai cani
Francesca Barra ha risposto ad alcune affermazioni del Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, ovvero la parlamentare Eugenia Roccella, che siede sull’importante poltrona del governo di Giorgia Meloni ed è stata eletta proprio con il partito della Presidente del Consiglio.
La Barra, 44 anni e quattro figli, ha condiviso su Instagram un articolo di giornale con questo titolo: “La ministra Roccella contro chi dà nomi di bambini ai cani: ‘Così trasferiscono il bisogno di avere figli: serve una rivolta a difesa dell’umano’”.
Insomma, a quanto pare il Ministro ritiene che sia necessaria una rivolta perché l’affetto che si dà e si riceve dai cani e forse da altri animali domestici sarebbe dannoso per le famiglie italiane e il loro futuro.
La Barra, che ha un cane di nome Aldo, ha quindi replicato con ironia: “Volevo sapere se devo cambiare nome anche al lievito madre o al pesce rosso. Se consegneranno una lista di nomi possibili o se il mio amato Aldo (un trovatello) ha in qualche modo messo in pericolo il genere umano. Perché io ricordo solo gioia e amore”.
“In più: considerando il fatto che ho quattro figli non credo proprio che un nome possa aver confuso o trasferito eventuali mancanze o desideri di maternità. So che fa caldo, ma forse potremmo tornare ad occuparci seriamente di tanti argomenti urgenti e lasciare la libertà di scelta almeno sui nomi. Pensate invece a non abbandonarli, ucciderli e maltrattarli”, ha aggiunto la moglie di Claudio Santamaria.
Tanti i like al suo posto e i commenti degli amici famosi. Tra gli altri è voluta intervenire l’attrice Maria Pia Calzone, che ha scritto: “Che poi questi santi bambini: adottarli è un’odissea e la maternità surrogata è un obbrobrio, e se li fai da grande sei un egoista e se li fai giovane ti sei giocata il lavoro. Poveri bambini branditi come asce”.
Appare infatti un po’ particolare che proprio in questo periodo chi sostiene di volere che gli italiani facciano più figli, abbia anche deciso di mettere molti bastoni tra le ruote di famiglie sia etero che omo che non potendo avere figli in modo naturale vorrebbero provare a chiedere aiuto alla scienza attraverso la maternità surrogata (il governo sta infatti rendendo la maternità surrogata un reato universale e sarà quindi vietato anche andare nei paesi come Stati Uniti e Canada a chiedere aiuto alla scienza per formare una famiglia).