- “Affrontare un divorzio non è mai bello, ma il mio è capitato con una tempistica tremenda”
- “C’è chi fa scelte all’antica trascinando situazioni che possono diventare tossiche pure per i figli. Io no”
Tiziano Ferro torna a parlare, rompe il silenzio sul divorzio dal marito Victor Allen. A Il Corriere della Sera racconta la fine del rapporto col manager di marketing 58enne a cui è stato legato 7 anni, di cui 4 di matrimonio. Lo fa per il bene dei due figli, arrivati nella loro vita a febbraio 2022: all’epoca Margherita e Andreas avevano rispettivamente 9 e 4 mesi. “Se l’amore non mi fa bene, non lo voglio”, confessa il 43enne.
Sul social Tiziano annuncia l’uscita del suo primo romanzo, “La felicità al principio”. Al quotidiano, quando deve spiegare come si sente, dice: “Se dicessi bene, mentirei. C’è di peggio, c’è chi non affronta i problemi e fa scelte all’antica trascinando situazioni che possono diventare tossiche non solo per lui, ma per i figli. Io appartengo a una generazione i cui genitori non si sono lasciati per il ‘bene dei figli’, ma creando in realtà solo scompensi, facendo respirare infelicità ai bambini. Diciamo che sono in una condizione di speranza verso il futuro, ma non posso certo dire che sia un bel periodo”.
L’artista nato a Latina poi svela: “Affrontare un divorzio non è mai bello, ma il mio è capitato con una tempistica tremenda, la sfiga ha sempre progetti precisi: è una vita che spero di scrivere un romanzo e, ora, la sua pubblicazione si scontra con un cataclisma come questo, che spero non prenda possesso della gioia che devo a me stesso e a chi mi segue. Però, non potevo tenere nascosta la verità: ho sempre vissuto mostrando una sola versione di me stesso, quella vera. E preferisco così piuttosto che inventare scuse e affrontare l’ansia che le cose possano venire fuori senza che le abbia potute spiegare. In questo momento, tuttavia, io che non sono invidioso, ammetto che invidio chi racconta di essersi separato nella pace più assoluta”.
Ferro chiarisce il motivo per il quale non potrà promuovere il libro in Italia. Nel lungo post in cui ha annunciato il divorzio, aveva detto che voleva rimanere coi figli e non lasciarli soli. "Non poter partire coi bimbi è dovuto non alle leggi italiane, ma a un tecnicismo noioso e fastidioso: avendo un divorzio in corso, non posso lasciare lo Stato della California coi miei figli. Sarei potuto venire da solo, ma avrebbe significato non potermi occupare di loro, che in questo periodo stanno soprattutto con me”, spiega.
I bambini di 2 anni e 1 e mezzo stanno bene: “In questi giorni, Margherita e Andres sono in fissa con 'Mamma Maria' dei Ricchi e Poveri. Colpa mia eh... Ancora ieri, ho rilanciato quel video per mezz’ora mentre loro ballavano, cantavano, saltavano. Li ho guardati e mi sono commosso: ho pensato che il mio atto di fede nel fatto che la mancanza di conflitto produce felicità sta funzionando. Metterlo in pratica è faticoso perché non è quello che ho visto fare nella vita, mi sono buttato alla cieca a fare una cosa che non conosco, ma mi sono fidato dei dottori. Io e Victor ci siamo rivolti a degli specialisti affinché ci aiutassero coi bambini e la prima e unica cosa che ci hanno detto è stata: teneteli lontani dai conflitti”.
“Li tratto come futuri adulti, senza sottovalutarli mai e, ovviamente, con la tenerezza e il senso di presidio che si ha con dei bambini. Vivo a loro disposizione senza dimenticarmi del mio bene. Molti genitori se ne dimenticano, non rendendosi conto che la loro infelicità diventa l’infelicità dei loro figli”, precisa ancora Tiziano.
Nonostante il divorzio, crede nell’amore: “Ci credo così tanto che mi separo. Anche il divorzio fa parte della fede nell’amore. Ho esordito dicendo che non posso dire di stare bene, ma questo non vuol dire che non starò bene in futuro. Se non mi separassi, significherebbe che non do importanza all’amore. Invece, lo tratto come una cosa talmente tanto preziosa che, se non è autentico, se non mi fa bene, non lo voglio. Quanto al 'per sempre', non puoi pensare che l’amore, come l’amicizia, resti lì senza coltivarlo. C’è un mestiere dietro, molto simile a quello dell’artigiano: devi sempre presentarti in bottega. Ci sono giorni in cui avrai creatività e giorni in cui non succede nulla, ma devi sempre essere lì a lavorare. L’amore eterno è come l’amicizia eterna: devi fare fatica, solo che l’amore è fatto di dinamiche molto più sottili e molto più fragili”.