- La presidente di Fininvest e Mondadori 57enne interviene sul caso che ha infiammato media e politica
- Parlando con Bruno Vespa per il libro “Il rancore e la Speranza”, in uscita per Mondadori/Rai Libri, dice la sua
Rompe il silenzio su Giorgia Meloni dopo lo scandalo che ha investito Andrea Giambruno a causa dei fuori onda sessisti rivelati da Striscia la Notizia, scandalo che ha portato alla rottura tra il giornalista 42enne e la premier 46enne. Marina Berlusconi, parlando con Bruno Vespa per il libro “Il rancore e la Speranza”, in uscita per Mondadori/Rai Libri a inizio novembre, dice la sua. “La verità è una sola: stimo molto Giorgia Meloni”, sottolinea la presidente di Fininvest e Mondadori.
“In questi giorni ho letto e sentito di tutto: retroscena inventati di sana pianta, ricostruzioni totalmente prive di senso logico e spesso anche contraddittorie. La verità è una sola: stimo molto Giorgia Meloni. La trovo capace, coerente, concreta. La apprezzo sul piano politico e la apprezzo molto anche come donna, ancor più in questi giorni”, chiarisce Marina.
Il caso riguardante Giambruno ha infiammato media e politica negli ultimi giorni. Il Corriere della Sera scrive: “La vicenda della pubblicazione dei fuorionda di Giambruno, contenenti frasi a sfondo sessuale rivolte ad alcune colleghe, risalenti ad almeno due mesi fa, ha alzato la tensione tra la presidente del Consiglio e Forza Italia, partito della maggioranza di governo fondato da Silvio Berlusconi. Lunedì, come scritto qui da Monica Guerzoni, Meloni e Antonio Tajani, leader di Forza Italia e ministro degli Esteri, si sono incontrati per un’ora per un faccia a faccia". La 57enne però mette tutti a tacere e smorza i toni.
“Quando mio padre è scomparso ho sentito la sua vicinanza alla nostra famiglia e di questo le sono grata. Per quanto riguarda il governo, ho condiviso varie scelte di Palazzo Chigi, a cominciare dalla grande attenzione verso la politica estera in nome di sani e sacrosanti principi atlantisti ed europeisti: viviamo una fase drammatica, nella quale è la nostra stessa identità, liberale e democratica, a trovarsi sotto attacco. L’aggressione della Russia ai danni dell’Ucraina e i massacri in Medio Oriente ne sono la dimostrazione più evidente e più atroce. Relativamente alla politica economica, poi, apprezzo la cautela e il senso di responsabilità con cui questo esecutivo sta gestendo i conti pubblici”, aggiunge la Berlusconi.
La presidente infine ricorda: “Indubbiamente ci sono state anche alcune mosse che mi sono piaciute di meno, e non lo ho nascosto. Ma va sempre considerato che il governo si è ritrovato a dover fronteggiare una situazione macroeconomica complicatissima, tra guerra e inflazione, oltre a dover rimediare ad alcune eredità del passato davvero indigeste. Penso in particolare ai vari bonus edilizi: facendo i calcoli, pesano sul nostro Paese per una cifra vicina all’importo dell’intero Pnrr”.