Sanremo è Sanremo, e le polemiche sono sempre un "must". Così, orfani dell'Eminem di turno, quest'anno nel mirino gli spunti principali di confronto riguardano i comici e l'organizzazione del Festival. Trita e ritrita la polemica benignana, viene affiancata da quella riguardante Vincino, che non disegnera' piu' per 'Il Foglio', qualcuno dice a causa di qualche vignetta di troppo sul comico fiorentino. E non solo, perchè al gruppo si unisce oggi anche il buon Teo Teocoli, che per problemi di "interferenze" non dovrebbe apparire oltre le ore 23,15: solita guerriglia Rai-Mediaset, della quale seguiremo l'evoluzione questa sera. Per quanto riguarda l'organizzazione, terribile il trattamento destinato a radio e tv private, relegate in un capannone sul mare in preda al vento. E a questo problema di decentramento giornalistico, che ha visto penalizzati centinaia di reali operatori del settore musica, si è unito il disagio per la concessione dei biglietti al pubblico: promessi 200 biglietti per la trasmissione "Domenica in...", ne sono stati in realta' consegnati solo qualche decina, tra lo sconforto del pubblico in fila. E se Michael Bolton ha dato spettacolo cantando in conferenza stampa e a Ferrara non sono stati recapitati i 50 biglietti richiesti per la finale del Festival, restiamo in attesa della consegna del tapiro di Striscia a Francesco Renga, per un plagio smascherato dalla gang di Ricci.