Quest'anno, nel mese di agosto, ricorre il venticinquesimo anniversario dalla morte di Elvis Presley, il re del rock&roll, l'artista che con le sue canzoni e il suo modo di atteggiarsi e abbigliarsi ha cambiato il volto di una generazione. Sono attesi, come ogni anno, concerti commemorativi, e fiumi di fans in pellegrinaggio verso Graceland, la villa in cui Presley trascorse gli ultimi anni della sua vita, con la moglie Priscilla e la figlia Lisa Marie.
I visitatori sono attesi numerosi, come sempre, ma a preoccupare i dirigenti della società che si occupa del merchandising, del marketing e dei diritti dell' "industria Graceland" è che i fans di Presley sono cresciuti con lui, e successivamente invecchiati con lui, e ormai hanno quasi tutti i capelli bianchi, non sono più giovani ribelli ma rispettati padri di famiglia, vicini all'età della pensione, se ancora non l'hanno raggiunta. Ma di giovani che si accostino al mito di Elvis, neppure l'ombra. La triste realtà è che molti giovani conoscono il "Re" solo per sentito dire, ma non sanno nulla delle sue vicende, delle sue canzoni, di quello che ha rappresentato. Non esistono giovani fans di Elvis come esistono invece giovani fans dei Beatles e dei Rolling Stones. Per rimediare, la BMG sta pensando di mettere sul mercato un CD contenente i maggiori successi di Elvis the Pelvis e, assoluta novità, inserire nel prossimo film della Disney alcune sue canzoni non solo come colonna sonora, ma addirittura come parte integrante della trama.