Si respira un'aria familiare alla presentazione del film diretto (ma non interpretato) da Eleonora Giorgi. La sala è piena, parafrasando il titolo dello stesso film, di "uomini, donne, bambini (e cani)".
Al fianco dell'attrice, Massimo Ciavarro in veste di produttore. "Il film è stato finanziato dallo Stato grazie allo stanziamento di una discreta cifra che speriamo di poter restituire quanto prima e alla quale abbiamo aggiunto nostri soldi" tiene a precisare Ciavarro. Eleonora è circondata da bambini: sono gli stessi che ogni giorno riempono il set; l'arrivo di Ornella Muti sembra quasi l'arrivo di una una sorella, di un'amica di vecchissima data, più che di una collega, di un'altra interprete dello stesso film. "La conosco da tanti anni - spiega - "abbiamo lavorato e continuiamo a lavorare insieme, l'ho incontrata e ho pensato subito a lei per il mio film: io personalmente non ho voluto interpretare neanche una piccola parte, ero troppo concentrata nel mio ruolo di regista e un po' la invidio, è un ruolo che avrei amato provare. E' dai tempi di "Borotalco" che scrivo storie e dirigere è solo un modo per riuscire a far vedere la mia storia e se andra' bene vorrei farvene vedere altre: spero che il mio film sia presentato a qualche festival per esempio Locarno o anche il Sundance".
"Con Ornella siamo quasi coetanee: da giovane sono stata una sex simbol
ma non me ne sono accorta".
"Mi chiedete perche' interpreto molte opere prime, - spiega da par suo Ornella Muti che tutti in conferenza chiamano con il suo vero nome, Francesca - "ebbene, credo che sia meglio sbagliare credendoci che fare qualcosa con la speranza di avere un ritorno. Amo le persone che hanno entusiasmo e se qualcuno me lo comunica allora sono incline a scegliere quel progetto.
Tra i protagonisti anche Paolo Gionmarelli attore di teatro toscano: racconta di nuovo Eleonora Giorgi: "L'ho scelto dopo due mesi di provini, ho visto una sua espressione in una foto e ho capito che sarebbe stato lui il protagonista del mio film".
Tra bicchieri che si rompono a causa dei bellissimi bambini sul set che
giocano e corrono e l'abbaiare dei cani si chiude la conferenza ma non l'impegno intenso per la troupe e gli attori che saranno presi da altri quattro giorni di shooting.