L'Ulivo a Bologna: tutti d'accordo. Ma solo a tavola...

Ulivo si Ulivo no? Come tornare al governo? Per ora sembra una domanda da un milione di dollari, alla quale pochi nel centro sinistra sanno rispondere. Coalizione o minestrone? Movimento o maionese? Partito o ribollita? Quello che importa veramente è avere la panza piena, che sia minestra riscaldata o siano spring rolls gentilmente offerti dal "Cinese", ormai l'unico in grado di incollare la volontà dell'elettorato di centro sinistra con le buone intenzioni dei componenti dell'ulivo. Quindi idee diverse si, ma a tavola la si pensa tutti alla stessa maniera, di fronte ad una bella amatriciana, ad un brasato o ad una caponata di melanzane le diversità scompaiono come di incanto ed è proprio a tavola che si riscopre il pensiero comune e si lasciano i rancori fuori dal piatto!

Come dice Vissani, che di cucina se ne intende (un po' meno di Italiano!) un filo d'olio d'oliva a crudo sta bene ovunque, quindi cari amici dell'Ulivo forse per ritrovare l'unità, non dico d'Italia ma almeno della metà più uno che guarda a sinistra, per strappare voti al polo delle libertà sarebbe forse il caso di rinominare il movimento Ulivo in Olio d'oliva, cosicchè la maionese non impazzirà.

E non dimenticatevi di tirare fuori le uova dal frigo almeno due ore prime e di girare il cucchiaio di legno solo in un verso,ovviamente quello antiorario!