- L’attrice 48enne è stata legata al cantante in passato, con lui ha una figlia
- Al Corriere della Sera ha detto che è ‘malato’ e non ha ancora iniziato un cambiamento
Asia Argento pensa che Morgan, al secolo Marco Castoldi, sia “malato”.
L’attrice lo ha detto durante un’intervista rilasciata a ‘Il Corriere della Sera’, spiegando di pensare che l’ex, padre di sua figlia 23enne Anna Lou, non abbia ancora iniziato un percorso che lo porti a un “cambiamento”.
Ad Asia, che negli ultimi anni si è liberata dalle dipendenze, è stato chiesto se verso gli eccessi di un uomo ci sia più “indulgenza”. Ha risposto: “Non credo sia questione di genere: Marco è una persona malata che ancora non ha iniziato un cambiamento. Pasolini, dipendente dal sesso, l'ha detto meglio di tutti: non sei tu, è come se ci fosse una persona accanto a te che ti dice di fare queste cose”.
“Quando vedo quello che dicevo o facevo prima mi vergogno. Ogni sei mesi c'era una shitstorm: ma non ero io. Gli ultimi fatti legati a Marco sono terrificanti, ma se lui avesse avuto la grazia di desiderare di rimanere pulito non si sarebbe comportato in quel modo”, ha aggiunto.
“Non lo sto giustificando: anzi forse pagare può essere l'unica cosa in grado di fermare il suo autolesionismo”, ha continuato.
Parlando proprio del traguardo dei suoi tre anni di “sobrietà”, la 48enne ha quindi raccontato: “Ho molta paura di tornare dov'ero. Ma mi impegno molto attraverso pratiche quotidiane, come la meditazione, per non ricaderci. Quarantacinque minuti, un'ora: ogni mattina. Perché la mia naturale condizione sarebbe di andare verso il buio. Le voci, i pensieri parassiti: una sorta di vergogna che ho sin da piccola, un senso di spavento quando devo stare in mezzo agli altri”.
La vita di Asia, figlia del re dell’horror Dario Argento, non è stata facile. Da bambina sua madre era violenta con lei. Non ne ha parlato fino a quando Daria Nicolodi non è morta nel 2020.
“Finché mia madre era viva non potevo raccontare che fosse stata violenta fisicamente. A cinque anni mi mandava a comprare le bottiglie di vodka. Le vedevo svuotarsi in fretta nel freezer. Dicevo a mia sorella: ‘Guarda che mamma beve tanto’, ma non mi dava retta. Non l'ho raccontato perché mi dispiaceva, o avevo ancora paura di lei”, ha fatto sapere.