''Non ci metteremo mai d'accordo'': Briatore e Gregoraci ammettono il contrasto sul nome del figlio Nathan Falco

  • I due ne parlano nella quinta puntata di Casa Briatoraci in tv, in seconda serata su Rai2
  • L’imprenditore 74enne si augura che il figlio diventi un ‘Briatore 2’

Che non la pensassero allo stesso modo sul nome dato al loro unico figlio Nathan Falco, 14 anni, era cosa nota da tempo. Ora Flavio Briatore ed Elisabetta Gregoraci ammettono il contrasto anche in tv. Nella quinta puntata di Casa Briatoraci, in onda all’interno di Questioni di stile, programma condotto dalla showgirl in seconda serata su Rai2, l’imprenditore 74enne all’ex moglie 44enne dice:Non ci metteremo mai d’accordo”.

''Non ci metteremo mai d'accordo'': Briatore e Gregoraci ammettono il contrasto sul nome del figlio Nathan Falco

Elisabetta chiede a Flavio quale sia la cosa di cui va più fiero. Lui non ha dubbi: La cosa di cui vado più fiero è mio figlio. E’ la cosa più importante, perché vai più fiero delle cose che rimangono, come dare un’educazione a nostro figlio”. 

“Cosa ti auguri per Nathan?”, chiede la calabrese. Briatore sta per rispondere tranquillamente, ma lei lo blocca e sottolinea: “Non mi hai corretto, non lo hai chiamato Falco…”. Così il manager spiega il dissidio sul nome: Lì non ci metteremo mai d’accordo. I miei amici lo chiamano Falco, che è un nome figo. I suoi amici…”. …Lo chiamano Nathan, che vuol, dire ‘dono di Dio’, precisa immediatamente la Gregoraci. Flavio fa un gesto con la mano, come a dire ‘che importa’. E prosegue: “Che poi ora che è grande lo chiamano Nat. Sai, io volevo un nome che non si potesse abbreviare. Falco è rimasto Falco, Nathan è diventato Nat…”.

I due ne parlano nella quinta puntata di Casa Briatoraci in tv, in seconda serata su Rai2

Elisabetta, pur non essendo d’accordo col suo pensiero prosegue e rinnova il quesito iniziale. “Cosa mi auguro per lui? Che sia una persona che sa di essere privilegiata, quindi è ancora più difficile. Lui potrà fare le cose che si sente di fare, filosofo, scrittore. Io mi auguro che sia un Briatore 2, ma può darsi che non lo sia. Se non lo è, non c’è nessun dramma, non lo voglio costringere. Lui deve fare le robe che pensa siano giuste per lui”, fa sapere Briatore.