- E’ accaduto qualcosa di grave al piccolo di 11 anni, il loro secondogenito
- Il bambino era all’ospedale di Carpi in Emilia-Romagna, ora i controlli al Bambino Gesù di Roma
Non chiariscono il motivo per cui il loro secondogenito era all’ospedale di Carpi, ma ringraziano i medici che si sono presi cura di lui. Katia Pedrotti e Ascanio Pacelli, genitori pure di Matilda, 17 anni, rompono il silenzio dopo il ricovero del figlio Tancredi: la 46enne e il 50enne affidano le loro parole a un video messaggio condiviso nelle Stories. La coppia è molto provata.
In un paio di foto si vede solo il braccio di Tancredi con sopra una vistosa fasciatura. “Volevano ringraziare tutti, nessuno escluso, le persone che lavorano nell’ospedale di Carpi che ci hanno assistito con affetto, con immensa professionalità e anche con quel pizzico di simpatia, ironia, che li contraddistingue”, dice Katia.
Il marito accanto aggiunge: “Il reparto pediatrico, si tratta di un bambino di 11 anni, è stato fantastico. E’ stato bello poter passare questi tre giorni difficili con la loro capacità di tranquillizzarti, che è comunque la cosa più importante”.
“Tank ora sta meglio - sottolinea la Pedrotti - cerchiamo di apportare comunque le giuste attenzioni che servono in questo momento”. “Siamo tornati a Roma - chiarisce Ascanio - oggi pomeriggio dovremmo andare al Bambino Gesù e cercare di capire cosa sia successo esattamente e trovare un percorso, però volevamo veramente ringraziarvi perché è stato importante avere persone così in gamba e competenti, ma nello stesso momento affettuose in grado di tranquillizzare noi e il nostro Tank”.