La sera prima a cena in un famoso ristorante nel cuore di Roma a mangiare il pesce, poi, ieri, al Cinema Warner Moderno per presentare la commedia che lo vede protagonista, “The Big White”, diretta dal regista Mark Mylod da venerdì 18 novembre nelle sale italiane distribuita da Medusa. Nel cast, oltre all’attore de “L’attimo fuggente”, il grande Robin Williams, anche Holly Hunter, Giovanni Ribisi, Woody Harrelson, Jim Blake Nelson e Alison Lohman.
Le conferenze stampa con Robin Williams sono sempre uno spettacolo indimenticabile per i giornalisti presenti. Comico straordinario, tra una domanda e l’altra improvvisa gag esilaranti, a braccio, mostrando la sua bravura e una incredibile capacità recitativa. Ancora una volta ha deciso di recitare in un film a basso costo che racconta le vicende di Paul Barnes, proprietario di un’agenzia di viaggi in Alaska, sposato con una donna che soffre di un’insolita sindrome di Tourette. Sull’orlo del fallimento, Paul un giorno trova in un cassonetto dell’immondizia il cadavere di un tizio e, allettato dalla polizza assicurativa sulla vita del fratello, scomparso ormai da cinque anni, decide di far passare il morto proprio per suo fratello. In questo modo incasserà il milione di dollari ‘in palio’ e avrà i soldi per vivere un’esistenza tranquilla e, soprattutto, curare la moglie. Purtroppo non è tutto così facile come sembra…
“Perché rimango lontano da Hollywood? – spiega Williams – In realtà sono io che tengo le distanze da loro, infatti vivo a San Francisco. Mi hanno ingaggiato per questa commedia malinconica costata solo 14 milioni di dollari perché forse ho lo stato d'animo dell'americano ormai 54enne. Io mi considero un buono nella vita, ma penso che anche Paul non sia poi tanto male. Compie una truffa solo per amore della moglie Margaret. E’ davvero convinto che con i soldi potrà finalmente curare in modo adeguato”. Ma Robin ha mai fatto follie per amore? “Certo, mi sono sposato! Mia moglie mi salva ogni giorno, se non ci fosse lei io avrei cento biciclette, che sono la mia passione, ma nessuna casa.. Senza di lei, oggi non sarei qui". Quando gli si chiede se reciterebbe in un film italiano risponde: “Mi piacerebbe lavorare con Roberto Benigni, un grande comico con una forte vena politica. Uno capace di prendere in giro anche il Papa attuale, che è pure tedesco”. E, nel parlare del Pontefice, improvvisa un vero e proprio show. “Pensate se fosse stato eletto un Papa brasiliano, che avrebbe predicato a passo di samba (si alza in piedi e balla n.d.r.), o un Papa nero, con tanto di ‘papamobile’ con gli altoparlanti che ‘sparano’ la musica a ‘palla’ e che avrebbe conquistato le folle come un rapper (il rapper lo fa davvero, irresistibile! n.d.r)”.
Williams chiude ‘sparlando’ di Bush, lui da sempre democratico convinto: "La gente ride di quello che dice. Che fa questo idiota, si chiede, ma intanto lui va avanti con i suoi disastri. Per noi comici è facile prenderlo in giro. E’ stato capace di instillare la paura negli americani. Eppure in America le cose non vanno bene dal punto di vista economico. Abbiamo fatto una guerra senza alcuna prova che ci fossero armi di distruzione di massa e molti dicono che l'abbiamo fatta per il petrolio. Allora qualcuno mi spieghi perché oggi negli Usa il petrolio e' arrivato a costare 5 dollari a gallone. Così sono tutti a comprarsi macchine piccole che consumino poco. Proprio come voi europei".
Senza peli sulla lingua, sincero e grandissimo Robin Williams.
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