"Ho avuto molto di più di quello che sognavo quando sono partita da Chiasso, ma me lo sono
conquistato da sola pezzo per pezzo. Come avrebbe fatto un uomo". Simona Ventura si confessa sulle pagine de L'Espresso, in edicola domani. Professione, sogni desideri, la conduttrice parla senza peli sulla lingua in una lunga intervista.
"Se sei donna e hai successo devi per forza essere entrata nelle grazie di qualcuno - spiega Simona - Quando a Mediaset ero poco più di una valletta a 'Mai dire gol', sparsero la voce che ero l'amante di Adriano Galliani. Inutile negare, spiegare. Alla fine mi resi conto che, a lasciarlo credere, erano più i vantaggi che gli svantaggi". E continua: "Sogno il sabato sera di RaiUno, per cominciare. Quello di RaiUno non è un mio pubblico e vorrei conquistarlo con l'idea giusta. Se la trovo, bene. Altrimenti lascio perdere. Ma mi dispiacerebbe perché‚ la gente ti ama di più quando lavori per la Rai. E ancora di più se lavori a RaiUno".
La direzione di una rete è possibile nel futuro della Ventura? "Non ci spero proprio - risponde - La Rai è in mano alla politica ed io politicamente sono a modo mio. Sono imprevedibile, qualunquista, cerchiobottista. Mi lasci fare l'oca giuliva perché‚ tanto non riuscirò mai a imparare l'arte di dire e non dire dei politici. L'unica mia chance è che privatizzino RaiDue".
La ragazza che da bambina sognava di diventare come Raffaella Carrà promette di diminuire la sua presenza in video dal 2007. Per il suo show pensa all'idea giusta: "Farò una cosa nuova e, se serve, userò il mio linguaggio del corpo. L'ho affinato per anni e anni davanti allo specchio durante l'adolescenza". Parola di SuperSimo.
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