E' stato prelevato dai finanzieri in viale Monza, dove si trova il suo quartier generale. Dopo il forte coinvolgimento nello scandalo del Bunga Bunga, per Lele Mora arriva l'accusa di bancarotta fraudolenta, nell'ambito dell'inchiesta sul fallimento della LM Management, che lo ha portato dritto al carcere. "C'è l'elevata possibilità che faccia perdere le sue tracce", ha scritto il Gip del tribunale di Milano Fabio Antezza nell’ordinanza. I motivi dell'arresto? "La personalità dell’indagato e la tendenza dello stesso a delinquere e, soprattutto, a sottrarsi ai rigori della legge, tributaria e penale", non solo, anche "la persistente elevata disponibilità di fondi ad onta dell’impossidenza dichiarata negli interrogatori. La disponibilità di capitali è elemento da rendere praticabile la fuga". Tra l'altro Mora ha pure la residenza in Svizzera e avrebbe potuto rifugiarsi lì...
Il re dei vip è sospettato di aver distratto 8,5 milioni di euro con un danno per l’erario di circa 16 milioni. Di questi milioni, 3 sarebbero stati presi con fatture 'gonfiate', altri 5 per acquistare immobili a Milano e in Costa Smeralda.
Dalle stelle alle stalle, verrebbe da dire. Ma a spendere parole di affetto per Lele è stato Emilio Fede durante l'edizione del TG4. "Quanto un albero è caduto tutti vanno a fare legna, come dice un vecchio proverbio - ha commentato il direttore - Mora è stato un grande manager dove tutti andavano e faticavano per essere ricevuti. Prima la storia di Ruby, poi questa della bancarotta che si trascina da tempo hanno portato a una condizione molto triste". E ha concluso: "Vedremo: la giustizia farà il suo corso, fidiamoci della giustizia". Intanto tra una settimana, il 27 giugno, davanti al gup di Milano Maria Grazia Domanico, ci sarà l'udienza preliminare che vede imputato proprio Lele Mora, insieme a Emilio Fede e Nicole Minetti, per induzione e favoreggiamento della prostituzione, pure minorile.
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