E' tornato a parlare della sua malattia. Di quei sette lunghi anni in cui è stato prigioniero dell'ansia. Giacomo Celentano, figlio di Adriano e Claudia Mori, lo ha fatto ieri nel salotto di Cristina Parodi.
Nel 1990, quando la sua carriera da cantautore era appena agli inizi (aveva pubblicato l'album "Dentro il Bosco"), l'erede del Molleggiato ha perso la capacità toracica: "Respiravo come un vecchio di 90 anni", ha raccontato. Non poteva più fare sport, né cantare. I genitori lo portarono dei medici che non riscontrarono nessun problema fisico. Così le persone, non capendo il suo malessere, iniziarono ad allontanarsi: "Ad abbandonarmi per prima fu la mia famiglia che non riusciva a capirmi", scrive Giacomo nel libro in cui ripercorre questa traumatica esperienza, "La luce oltre il buio". Ma ha anche sottolineato di non aver mai dato la colpa ai suoi cari per come sono andate le cose. Poi pian piano la risalita, grazie alla ritrovata fede in Dio. Celentano Junior è un cristiano devoto e Cristina Parodi gli ha mostrato l'intervento del padre durante lo scorso Festival di Sanremo, in cui attaccò la Chiesa andando contro preti e frati "che non spiegano il motivo per cui siamo nati". Giacomo si è detto d'accordo con padre, spiegando che le sue parole si riferivano al Paradiso: "Bisognerebbe riscoprire Giudizio, Morte, Paradiso e Inferno. Argomenti fuori moda, ma che possono aiutare i credenti a seguire meglio il Vangelo", ha spiegato.
Celentano Jr. oggi è un uomo sposato, con Katia. Per loro, ha rivelato, 5 anni di castità prima del matrimonio. Una scelta sempre dettata dalla fede. Per dieci anni ha vissuto con i genitori della moglie, andandosene di casa a causa di uno screzio con la madre. Convinto inoltre che solo lontano dai suoi sarebbe potuto guarire del tutto. Oggi con la famiglia d'origine va d'amore e d'accordo e Celentano, ha raccontato, è un nonno giocherellone per suo figlio Samuele di otto anni. Mentre Claudia non vuole essere chiamata nonna, un vezzo da donna avvenente quale ancora è.