Oscar Pistorius, concessa la libertà su cauzione

Per il giudice Desmond Nair "Oscar Pistorius non è a rischio di fuga". Dopo quasi due ore in cui Nair ha ricostruito tutta vicenda, sottolineando alcuni errori fatti da Hilton Botha, l'investigatore che fino a ieri ha guidato l'indagine sul caso riguardante l'atleta, che nel giorno di San Valentino ha sparato quattro colpi di pistola alla fidanzata Reeva Steenkamp, uccidendola, ha deciso di accogliere l'istanza presentata dalla difesa e di concedere la scarcerazione su cauzione del campione stabilita per 1 milione di rand (circa 100 mila euro).

Un entusiastico "Yes" è volato in aula nel tribunale di Pretoria, esclamato dai familiari di Pistorius, sempre al suo fianco.
Il giudice si è soffermato sul mancato controllo sui cellulari e la possibile contaminazione della scena del crimine da parte della polizia per non aver coperto con la plastica le scarpe.
Prima c'erano state le nuove lacrime di Oscar e la certezza del procuratore Gerrie Nel, che si dice comunque sicuro di una lunga pena detentiva per Pistorius: "Deve capire che una condanna a un lungo periodo di carcere è praticamente certa".

A favore di Pistorius hanno giocato le testimonianze, ritenute troppo deboli, dei vicini e lo scandalo che ha portato il detective Hilton Botha, che deve rispondere di sette capi d’imputazione per tentato omicidio per aveva sparato in stato d’ebbrezza contro un taxi nel 2009, a essere sollevato dall'incarico. Per risolvere il caso il Sudafrica ora si affida al poliziotto più importante del paese. Sarà Vineshkumar Moono, "l’investigatore più in alto in grado nella polizia" a farlo.
Su Oscar, che dovrà affrontare il processo, rimane comunque la grave accusa di omicidio premeditato, da cui dovrà difendersi. Già lunedì potrebbe tornare ad allenarsi, ma niente sarà come prima.