Maradona, azione legale contro lo Stato italiano

Prima di tornare a Dubai, Diego Armando Maradona ha voluto replicare al vice ministro dell'Economia. Fassina gli aveva dato del miserabile dopo il gesto dell'ombrello fatto dal Pibe de Oro ad Equitalia durante la trasmissione di Fabio Fazio "Che tempo che fa" su Rai Tre.
"Quel gesto non voleva essere offensivo ma solo satirico, in risposta all'ennesimo agguato tentato la settimana scorsa davanti a mia figlia, senza che mi fosse mostrata neanche l'autorizzazione del giudice - ha fatto sapere l'ex calciatore attraverso il suo legale Angelo Pisani - Non ho offeso nessuno e sono orgoglioso di essere Maradona, di amare ed essere amato dalla gente per la mia coerenza, che non è mai stata in vendita. Fassina, che io non conosco e non so cosa abbia fatto per la gente, farebbe bene a considerare miserabili tutti quelli che perseguitano gli innocenti invece di fare emergere la giustizia e la verità. Se Fassina ha il coraggio, ascolti, com'è suo dovere, il mio avvocato il quale gli potrà spiegare e illustrare la controversia di cui lui parla senza neanche conoscere le carte, senza mai chiedersi come si possano pretendere da un contribuente 40 milioni di euro per spese, interessi e more. In 30 anni non si è mai interessato alla mia questione, come nessun altro esponente del governo italiano. Invece il mondo intero ormai ha capito che non sono mai stato un evasore, e che la presunta violazione fiscale originaria presupposto della richiesta di Equitalia non esiste: dovrebbe chiedermi scusa".

Diego Armando non ha peli sulla lingua. Anche quando è atterrato nella capitale venerdì sera, per andare allo stadio Olimpico per assistere al mach tra Roma e Napoli, sbarcato da un volo privato, è stato fermato nella sala dell’aeroporto di Ciampino da un rappresentante di Equitalia, a poche ore dalla notifica ricevuta nell’albergo di Milano dall’ente riscossore. Davanti all'avvocato, alla figlia Dalma e alla compagna Rocio Oliva, è stato fatto oggetto di un’ispezione per verificare se avesse oggetti di valore da sequestrare. Si è letteralmente infuriato. Per questo è arrivato il gestaccio in tv, per questo ora annuncia l’azione legale: davanti al tribunale di Napoli sarà depositata la sua citazione nei confronti dello Stato italiano "per ingiusta attività esecutiva degli organi tributari".