Elisabetta Canalis, uno stalker nella sua vita

Le vacanze alle Bahamas con il suo Brian Perri sono finite. Sul social posta alcune foto-ricordo, oltre a quel del ritorno a Milano passando per Miami. Elisabetta Canalis, però, in queste ultime sta facendo parlare per delle sue recenti dichiarazioni a Gente, dove rivela di essere stata vittima di uno stalker.

"Elisabetta? Sei tu Elisabetta? Puoi aprirmi? Apri?". Una voce insistente, racconta l'ex velina, poi il silenzio: "Mi stavo preparando - prosegue - quando ho realizzato che un uomo, che non conoscevo assolutamente, era dietro la mia porta. Da mesi qualcuno mi pedinava e lasciava messaggi senza senso nell'androne di casa. Avevo paura". "Il cuore batteva forte - continua a raccontare la Canalis - Saliva l'ansia, montava la rabbia. Tremavo, poi ho avuto un lampo di lucidità. 'Sto chiamando la polizia!'. Ho gridato. Ed è bastato perché lui si dileguasse". "Sentirsi fragile ed esposta a casa propria, il luogo che dovrebbe essere il più sicuro, è insopportabile - aggiunge - Si sente tanto parlare di stalking ma, quando capita, capisci che cosa significhi la tensione continua, l'insicurezza, la paura di perdere la libertà. Di uscire, camminare, di vivere come ogni donna ha diritto di fare". E non si trattava della prima volta, rivela Elisabetta: "Quando lavoravo alla trasmissione sportiva Controcampo e poco più che ventenne tornavo a casa all'una di notte dopo la diretta, c'era un viavai di persone che mi attendeva. Fan, gente carina, ma c'era anche chi stazionava dalle sette di sieda. Sei ore fermi. Loro sono lì e tu ti domandi quale sia sia la molla che li spinge ad avere tanta pazienza". "Talvolta - spiega la showgirl - mi scortavano gli amici fino al portone, altre volte chiamavo la volante affinché venisse a controllare. Avevo timore di uscire da sola, persino di portare i miei cani a fare il giretto serale".

Poi è arrivato il vero e proprio stalker ed Eli alla fine ha preso dei provvedimenti: "Ho cambiato casa - dichiara - trasferendomi in un palazzo più sicuro. E ho denunciato il caso. Ringrazierò per sempre il vicequestore di Milano Maria Josè Falcicchia e il questore, che sono riusciti a individuare e a neutralizzare quello stalker. Chi si comporta a quel modo di solito è un mitomane in cerca di attenzioni: perciò non ne ho voluto parlare quando è accaduto". Finalmente la svolta anche se "non è stato immediato smettere di avere ansia ogni volta che camminavo per strada. Mi guardavo attorno, cambiavo marciapiedi se vedevo facce sospette. Volevo sentirmi più forte, imparare a difendermi. Ho pensato che la cosa che più si avvicinava a me fossero le arti marziali. Da un paio d'anni ho scoperto il Krav Maga, un sistema di combattimento a distanza ravvicinata. E' autodifesa, ma anche attacco, e lavora sulle reazioni immediate. Spiazzi chi hai di fronte con la tua velocità. Devi saper neutralizzare e divincolarti". Adesso, afferma la Canalis, "non ho più preoccupazioni se esco da sola. E quando vedo qualcuno che non mi piace lo fisso negli occhi. Krav Maga è uno sporto completo, modella il corpo e fortifica l'anima. Dà una consapevolezza diversa, lo consiglio a tutte le donne".

Elisabetta lancia un appello a tutte le rappresentati del gentil sesso che dovessero trovarsi nella sua stessa situazione: "In quel caso io dico: denunciate, fatelo subito. Essere minacciate non è normale. Ma, soprattutto, non lo è quando a farlo è qualcuno di molto vicino, come un compagno, un marito. Bisogna segnalarlo immediatamente, perché spesso è troppo tardi". Lei dei suoi fidanzati non ha mai subito cose di questo genere, anzi, rivela che erano loro a doversi mettere al riparo da lei: "Ero gelosissima e spesso prendevo fuoco per piccolezze che mi sembravano enormità". Con il tempo però è cambiata: "Sono diventata netta nel tagliare se qualcosa non va - rivela - Niente strascichi. Adesso so che cosa mi rende serena e felice". Ha anche fatto un percorso di analisi per un po' di tempo, "solo per conoscermi meglio, per capire lei mie debolezze. Per molto tempo ho confuso l'amore con l'indifferenza. pensavo che l'apertura, l'esplicitare i propri sentimenti nei confronti di una donna, fosse una forma di debolezza". "Immagino che nella vita di una donna sia facile incappare in uno str… Ma - prosegue - sono cresciuta, ho impiegato tempo, e ora so che chi parla d'amore, chi lo manifesta e non ha paura di confrontarsi con i sentimenti, ha sicurezza in se stesso. E tutto ciò che dice, i suoi intenti, sono spesso seguiti dai fatti".

La Canalis di recente ha anche trovato il Principe Azzurro, Brian Perri, chirurgo del Cedars-Sinai di Los Angeles: "E' una storia fresca - spiega - Stiamo molto bene. Non sono mai stata serena come lo sono oggi". Parla anche di maternità l'ex di George Clooney: "Non ho ami avuto l'ansia di avere figli, non penso sia una tappa obbligata per la realizzazione di una donna. Un tempo non ci pensavo, oggi dico che, se Dio vorrà, mi piacerebbe diventare madre. L'istinto materno, che molte donne hanno già a 15 anni, mi verrà quando avrò un bimbo tra le braccia. Adesso ho più coscienza di un tempo, nel lavoro mi sento appagata e ciò che dovevo dimostrare l'ho fatto. Quindi, avrei più tempo da dedicare a un figlio".