Nel 2014 spegnerà 50 candeline. Nessuna paura per Monica Bellucci. L'attrice ha tanta voglia di rimettersi in gioco. "A 25 anni, se non erano ancora sposate, le nostre madri erano zitelle. Io quest’anno ne compio 50, e ho appena divorziato. Qualcuno penserà che sono pazza", ha detto al Corriere della Sera.
Nella lunga intervista rilasciata al quotidiano, Monica spiega quando sia dalla parte delle donne: "Mi piacciono le italiane. No, non ho mai provato attrazione per le donne, se non per gioco; se fossi stata omosessuale, la mia vita sarebbe stata più semplice. Ma noi italiane siamo speciali. Pericolosissime: senso di maternità unito a femminilità atavica. In un Paese maschilista, siamo riuscite a evolverci; e gli uomini non ce lo perdonano".
Vive grandi cambiamenti, degli uomini ora non ha bisogno: "Mi sono sposata a vent’anni con Claudio Carlos Basso, il fotografo, e ci siamo lasciati dopo sei mesi. Una delusione. Con Vincent Cassel è durata diciotto anni. Ci siamo conosciuti sul set di un film, “L’appartement”. Un’attrazione irresistibile". L'addio è arrivato per una semplice ragione: "Era un rapporto che non aveva più ragione d’essere. Ci siamo evoluti in modo diverso, eravamo due storie parallele che non si incrociavano più". Con l'ex vite separate: "Nel nostro mestiere non esiste la quotidianità. Non ha senso chiedersi: cos’hai fatto, chi hai visto. Del resto, in ogni coppia c’è uno spazio comune e uno per se stessi. Oggi ci lega ancora un grande affetto: io correrei se lui avesse bisogno, e so che lui farebbe lo stesso per me. Abbiamo passato il Natale insieme, in montagna, a Zermatt, con le nostre due bambine. Non so se lui abbia un’altra. Io sono single".
Monica lo sottolinea, nessun flirt con il produttore azero: "Una sciocchezza. Ho partecipato a una sua serata in Turchia, c’era anche Richard Gere e c’era pure sua moglie. Oggi sono sola. Per la prima volta in vita mia non ho un uomo al fianco. E ce la faccio. Lavoro sull’introspezione: guardo dentro me stessa. Ho provato l’ipnosi, ho ritrovato ricordi della mia infanzia che avevo rimosso. Potevo passare la maturità seduta su una sedia di velluto; ho deciso di alzarmi in piedi, di rischiare, e sento che è così che deve essere. Non ho paura".
La Bellucci si sente profondamente legata al suo paese, anche se vive all'estero, e vuole che sia lo stesso per le sue figlie: "Sono nate a Roma e hanno solo il passaporto italiano, come me. Deva, 9 anni, ha un nome indiano; Leonie, 3, ha un antico nome francese; ma volevo che aprissero gli occhi nel mio Paese, come per un senso di protezione. L’Italia oggi è di cattivo umore. Ma quando all’estero dico che sono italiana tutti sospirano d’invidia. Ho casa anche a Londra, che è piena di energia: mi spiace vedere Roma e Milano così depresse". Quando deve affrontare temi politici, non si nasconde: "Sono di sinistra, da sempre. Non conosco Renzi, ma vedo che è molto amato, e questo mi fa sperare. Grillo? Smuove. Hollande l’ho incontrato all’Eliseo; però non mi faccia parlare dello scandalo. Carla Bruni? La conosco da trent’anni: eravamo colleghe. E’ una donna di grandissima intelligenza. Del resto, non si entra all’Eliseo per caso". E conclude: "Si fidi: noi donne italiane siamo speciali".