Ieri Mario Balotelli è stato tra i protagonisti dell'inaugurazione della nuova sede rossonera, in via Aldo Rossi 8 a Milano. Il bomber si è fatto un selfie mentre, elegantissimo, in auto, si recava sul posto, un mega edificio con 9 mila metri quadri a disposizione per tutto lo staff della squadra di Silvio Berlusconi, e lo aveva postato su Instagram.
E' stata sicuramente una giornata colma di impegni per il calciatore, che in mattinata era stato chiamato a un appuntamento ancora più importante. SuperMario era dovuto andare in tribunale a Brescia, accompagnato dai suoi legali. Lì c'era anche Raffaella Fico, neo cantante con il suo brano "Rush", con cui ha in corso una causa civile per l'affidamento di Pia, nata nel dicembre 2012. Nella nuova udienza il giudice ha deciso tempi e modi secondo cui Balotelli potrà far visita a sua figlia.
Nessuna dichiarazione è stata rilasciata dai due, nè è stato svelato con quale frequenza Mario potrà incontrare la bimba, ma pare certo che una visita ci sarà prima della partenza per il Mondiale in Brasile.
Dopo il riconoscimento di Pia, avvenuto via social a seguito del test di paternità, il 'diavolo' aveva già abbracciato la pargola al tribunale di Napoli, ora un ulteriore passo è stato fatto. Nella prossima udienza si toccherà, però, il tema più scottante, quello relativo agli assegni di mantenimento, che in passato aveva creato molte polemiche, soprattutto per le affermazioni della Fico. "Voglio solo che Pia possa vivere come la figlia di un calciatore: crescendo si renderà conto di chi è Mario Balotelli e non deve subire complessi di inferiorità nei confronti di altri figli di calciatori - aveva detto Raffa lo scorso febbraio intervenendo a Mattino 5 telefonicamente - Un figlio di calciatore ha i suoi privilegi, ad esempio, viaggia in prima classe in treno. Non vorrei che un giorno Pia mi dicesse ‘Come mai noi viaggiamo in seconda e non in prima se mio papà fa lo stesso lavoro degli altri?’". Poi, però aveva ritrattato, smorzando i toni.