Sara Tommasi non è 'solo una bambola'

E' diversa. Certo, presa dalle sue ospitate nei locali sparsi in tutta Italia, ma non solo. Sara Tommasi vuole impegnarsi in cause che riguardino se stessa e il resto dell'umanità Per un mondo migliore. L'ex naufraga e showgirl si è lasciata fotografare davanti al Wall of Dolls a Milano, inaugurato a fine giugno, con l'inizio della Settimana della moda maschile. A commento dell'immagine che ha poi postato su Twitter, ha cinguettato: "Anche io sostengo WE ARE NOT JUST DOLLS".

Sara Tommasi sostiene il progetto ideato da Jo Squillo 'We are not just a dolls'

L'iniziativa è partita da Jo Squillo, sostenuta dalla Camera della Moda. Un muro di bambole per dire: "Non siamo solo bambole". Le hanno realizzate una cinquantina di stilisti, 30 Artisti, 20 Associazioni, da Salvatore Ferragamo, Costume National, Stella McCartney, Kristina Ti, Frankie Morello a Intervita e Donne in rete, ad Arisa, Ivana Spagna, Syria, Malika Ayane. "Paradosso di creatività, griffato da stilisti e artisti, per disegnare un percorso lungo un anno (da oggi all’autunno 2015) in cui il muro vuole abbattere i muri, gli stereotipi cancellare gli stereotipi. Il messaggio è contro la violenza sulle donne. Ma soprattutto per nuovi modelli di femminilità e mascolinità su cui ri-immaginare l’essere donne e uomini". Centocinquanta metri di rete perché tutti portino le loro bambole e si regalino un messaggio di speranza verso il cambiamento. Saretta ha detto di sì.