Non si placano le polemiche su Fedez, il rapper 24enne, già disco d'oro con il suo nuovo album Pop Hoolista a solo una settimana dall'uscita, ha scritto l'inno per il M5S, ma la cosa proprio non è andata giù ad alcuni esponenti politici. Dopo le accuse di vilipendio al Capo dello Stato di Stefano Pedica della direzione regionale del Pd del Lazio, altri due democratici, i deputati Federico Gelli ed Ernesto Magorno hanno fatto pressioni a Sky per riconsiderare il suo ruolo di giudice del talent show "X Factor", in quanto la sua presenza protrebbe "creare uno scollamento con l'immagine sempre imparziale della pay tv".
Fedez, assolutamente infastidito e interdetto per la richiesta, ha espresso tutto il suo dissenso sul suo profilo su Facebook con un post pubblicato ieri sera. "Apprendo ora che due esponenti del PD hanno fatto esplicita richiesta a SKY di prendere posizione riguardo al mio ruolo e alla mia presenza nel programma di X Factor per aver espresso un'opinione politica al di FUORI da tale contesto - ha scritto Federico Leonardo Lucia - Io non sono a X Factor per fare propaganda e mai l'ho fatta, ma da cittadino ho le mie idee politiche e non ho nessun motivo per tenerle nascoste, il fatto che per averle espresse si chieda la mia testa ci riporta indietro di 60 anni alla censura e al fascismo. Buona notte a tutti".
Sbigottito anche Beppe Grillo, fodatore e leader del movimento. "Il Pd non cerchi di imbavagliarlo o di intimidirlo", ha detto. E aggiunto: "E' un fatto gravissimo".