Sono passati solo 4 mesi da quando se n'è andato per sempre. Robin Williams è stato trovato morto l'11 agosto scorso nella sua casa di Tiburon. Il premioOscar per dire addio al mondo ha scelto la fine più tragica, lui che aveva sempre fatto ridere l'intero pianeta, ma pure commuoverlo in tanti film: il suicidio, stabilito dalla polizia poche ore dopo ritrovamento del corpo e confermato dall'autopsia. Robin Williams in passato aveva lottato contro dipendenze da alcol e farmaci, ma aveva scoperto da poco di essere affetto dal morbo di Parkinson e, probabilmente, non ha retto allo choc. Ha lasciato dietro di sé una scia di lacrime infinite. Il figlio Zak Williams, 31 anni, non smette per un istante di pensare al padre e a 4 mesi dalla sua morte. Per la prima volta ha spiegato quanto sente la sua assenza a People.
"Mi manca continuamente, per me è sempre presente", ha confessato Zak Williams. E aggiunto: "Se penso qualcosa o guardo un film spesso mi dico: "Oh, lui l'avrebbe apprezzato" oppure "Lui avrebbe riso di questo"". Accade lo stesso pure ai suoi fratelli, Zelda, 25 anni, e Cody, 23. "Non c'è un giorno che passa senza che pensiamo a nostro padre", ha sottolineato ancora Zak Williams.
Da quando Robin Williams non c'è più, per continuare a onorarlo Zak si è fortemente impegnato in attività benefiche. Ha scelto di fare volontariato in una prigione locale: "Occuparmi degli altri mi ha aiutato a reagire e a elaborare il lutto". Presto rivedrà il suo adorato genitore sul grande schermo e chissà quanto dolore proverà ancora dopo la sua morte. L'ultimo film di Robin Williams, "Boulevard", in cui interpreta un sessantenne gay di nome Nolan, uscirà postumo nel febbraio 2015. Prima ancora il divo sarà al cinema con "Una notte al museo 3", "The angriest man in Brooklyn" e "The face of love".
Intanto sul social, dove è attivissimo, Zak ricorda sempre il padre, certificando ciò che ha dichiarato nell'intervista al giornale. E, postando uno scatto che vede l'attore impegnato a donare il sangue dopo la tragedia che colpì l'America l'11 settembre 2001, ha cinguettato: "Mi manchi tanto papà. Lui era così buono. Guardo questa foto, lo vedo mentre stava donando il sangue l'11 settembre e sorrido #NeverForget".
Zak Williams non potrà mai dimenticarlo, come tanti, del resto. Perdere una persona cara sapendo che si è tolta la vita volontariamente lascia un sapore acre in bocca e tanti quesiti irrisolti, che continueranno a ronzare nella testa per l'eternità.