Montano le polemiche per il caso #BoycottDolceGabbana creato in rete dopo un'intervista rilasciata dagli stilisti Stefano Gabbana e Domenico Dolce al settimanale Panorama. A lanciare la campagna di boicottaggio a colpi di hashtag è stato Elton Jhon offeso dalle dichiarazioni degli stilisti.
Nell'intervista al settimanale, di fronte alla domande se desiderasse avere dei figli, Stefano ha risposto: "Io un figlio lo farei subito!". Domenico invece ha affermato, tra l'altro: "Non mi convincono quelli che io chiamo figli della chimica, i bambini sintetici". L'intervista è stata tradotta all'estero scatenando la reazione di Elton Jhon, genitore di Zachary e Levon insieme al marito David Furnish, che ha postato un messaggio contro gli stiliti lanciando la campagna contro di loro: "Come vi peremettete di dire che i miei figli sono 'sintetici'. Vergognatevi per aver puntato le vostre dita contro i figli nati grazie alla fecondazione assistita, un miracolo che ha permesso a tantissime brave persone, sia etero che gay, di realizzare il loro sogno di diventare genitori. Il vostro pensiero arcaico è anacronistico così come i vostri abiti. Non vestirò mai più Dolce&Gabbana".
Della stessa idea anche il cantante Ricky Martin, papà di Valentino e Matteo, che ha scritto su Twitter: "Le vostre voci sono troppo potenti per trasmettere un messaggio di odio così grande. Svegliatevi, siamo nel 2015, amate voi stessi ragazzi".
Anche Victoria Beckham è intervenuta con un tweet: "Mando un messaggio affettuoso a Elton Devon Zachary Elijah e a tutti i bambini nati grazie alla fecondazione assistita". Gli stilisti si sono subito difesi dichiarando di non aver mai offeso i bambini nati con la fecondazione assistita e di non essere contrari a questa scelta. "Domenico ha detto che preferirebbe la famiglia classica, è la sua opinione" - ha dichiarato Stefano Gabbana al Corriere della Sera - "non è a suo agio con la fecondazione assistita, è il suo imprinting tradizionale siciliano. Io la vedo diversamente da lui nel rispetto reciproco".
Nonostante i chiarimenti la polemica sta facendo il giro del mondo. Anche Heather Parisi sul suo blog ha pubblicato una lettera rivolta proprio a Domenico Dolce: "Caro Domenico Dolce, sono la madre di due 'bambini sintetici' nati con l'aiuto della scienza, di quelli che, secondo te, non hanno diritto di esistere al mondo, almeno in quel mondo 'naturale' da te descritto come ideale con l'ostentata sicumera di chi si crede in grado, dall'alto di una vita senza eccessi e piena di coerenza (sigh!), di impartire lezioni di morale, sociologia e financo psicologia. Ci sono migliaia di mamme famose (Celin Dion, Mariah Carey, Nicole Kidman, Brooke Shields, Sarah Jessica Parker, Emma Thompson, Christie Brinklie, Jennifer Lopez, per non parlare della 'musa ispirartrice' delle tue collezioni) e non, che, grazie alla scienza moderna, hanno potuto esaudire il loro desiderio di maternità e donare il loro amore di madri...".
La Parisi conclude così il suo appello: "La famiglia non è una questione di 'natura', ma di costrutto sociale, come qualsiasi altra istituzione. Non esistono figli della chimica nè figli di un Dio minore, esistono FIGLI". A qualcuno però le dichiarazioni degli stilisti sono piaciute, come Roberto Fiore, segretario nazionale del partito di estrema destra Forza Nuova, che ha spedito due tessere ad honorem del movimento a Dolce e Gabbana.
Il web si divide e ognuno difende la sua posizione, intanto gli stilisti hanno rilasciato un comunicato stampa nel quale fanno una parziale marcia indietro, forse a causa proprio dell'indignazione suscitata in tutto il mondo dalle dichiarazioni di Domenico.