Carolina Kostner ospite a Le Invasioni Barbariche da Daria Bignardi non ha avuto dubbi nel confessarlo. "Alex Schwazer l'avrei sposato". La pattinatrice lo amava e non avrebbe mai immaginato che si dopasse. Quando ha scoperto la terribile verità, la fiducia tra i due si è rotta e il rapporto è finito.
Carolina Kostner si è seduta nello studio delle Invasioni Barbariche, in onda ieri sera su La7, con la sua aria da bimba serena, nonostante la squalifica di un anno e quattro mesi e le polemiche per il divieto a partecipare a eventi di pattinaggio. Un abitino arancio indosso, volto dolcissimo e occhi vicini alla commozione troppo spesso. Alex Schwazer l'avrebbe sposato. poi tutto è andato diversamente, da quando l'atleta è stato squalificato per doping nel 2012. Il forte legame con lui le è costato caro: l'ha pagato con una codanna per complicità.
"Io ero innamorata di Alex, dopo sei anni di rapporto era lui l'uomo che avrei voluto sposare. Non mi sarei mai aspettato che lui si dopasse e non sapevo che stesse barando. Ho mentito, sì, ma non per coprire il doping, solo perché il quel momento in cui sono venuti a casa per il controllo, fui presa alla sprovvista e sapevo che la sera a casa sarebbe stato controllato e tutto sarebbe andato a posto. La sera, quando il controllo fu effettuato e Alex si mi se a disposizione, ero serena. 'Vedi - mi dissi - si è messo a disposizione, quindi tutto è ok. Una settimana dopo m'è crollato il mondo addosso", ha raccontato Carolina Kostner a un'attentissima Bignardi.
"Sul momento, quando tutti gli hanno voltato le spalle, pur non condividendo la sua scelta, decisi di stargli vicina. Ma lì s'è rotto qualcosa, ci siamo allontanati col tempo. Quando si rompe qualcosa non si può più aggiustare", ha continuato, parlando senza remore ospite a le Invasioni Barbariche.
Avrebbe sposato Alex Schwazer, invece, dopo, è finita: "Così è la vita". La squalifica per lei è un macigno duro da sopportare: "Dopo 12 anni non pattinerò ai Mondiali, ed è una cosa che mi mancherà tantissimo". Ma Carolina guarda oltre, si prende l'aspetto positivo della vita e spera: "Colgo l'occasione per dire in bocca al lupo alle ragazze. Colgo anche l'occasione per utilizzare diversamente il tempo: ho una famiglia bellissima che mi aiuta. Sono stata a vedere mio fratello giocare nei playoff di hockey. C'è un detto russo che recita: "Più il pendolo va in alto, più può cadere in basso". Io spero che nell'appello emergano i fatti, ma comunque vada, la vita deve andare avanti e comunque mi ritengo una persona fortunata perché piena di affetti e di amicizie. Ci sono persone che mi fermano in treno e mi fanno i complimenti. Questo mi dà la forza di continuare. Sentenza esemplare, la mia? Cerco di vederla nel modo più distaccato, altrimenti fa troppo male. Preferisco che ognuno giudichi da solo".
