Valeria Marini racconta il suo matrimonio con Giovanni Cottone, un legame 'bugiardo', così svela la showgirl in una lunga intervista a Vanity Fair. Si sono conosciuti perchè l'imprenditore voleva fare affari con lei, pian, piano è riuscita a conquistarla: "Perché si occupava di me e mi risolveva problemi. Di solito sono io a occuparmi degli altri, quindi lui, in un certo senso, mi ha spiazzata". Dopo tre anni le nozze, Giovanni Cottone glielo chiedeva sempre, Valeria Marini ha sempre desiderato avere una famiglia: "Volevo diventare una persona che non pensa al lavoro".
Valeria Marini racconta al settimanale il suo matrimonio 'bugiardo' con Giovanni Cottone. Ora è finita, ha ottenuto anche l'annullamento delle nozze dalla Sacra Rota. La showgirl, stilista e attrice può sorridere, anche se le uscito nuovamente fuori un fastidioso herpes sulle labbra: "Questo herpes l’ho avuto per tutti i mesi del mio matrimonio, non guariva mai. E, ora che è finito, è tornato fuori. È strano perché io a un certo punto rimuovo e perdono. Guardo alle cose come se non fossero successe a me. Ma questa volta non è tanto facile. Ha visto L’amore bugiardo?".
Valeria aveva capito che qualcosa non andava ancor prima di percorrele la navata dell'Ara Coeli: "Se devo essere onesta, avevo già avuto qualche sentore strano. Io da otto mesi lavoravo a quel giorno e lui non si era interessato a nulla. Sei stressata, mi dicevo. Poi quel giorno non capivo niente, tutte quelle persone, il mio matrimonio. Per fortuna ho raccolto 150 mila euro dati in beneficenza. Il giorno dopo è stato l’inizio della fine. Sembrava di stare in un film quando un personaggio si toglie la maschera. Non c’è mai più stato un secondo sereno: non abbiamo nemmeno fatto il viaggio di nozze perché tutto improvvisamente è cambiato. Sono cominciate le assenze, le bugie. Diceva che era da una parte ed era dall’altra. Io ero sempre sola, ma braccata. Mi telefonava in continuazione, ogni dieci minuti".
Il matrimonio è stato 'bugiardo' e caotico: Valeria Marini e Giovanni Cottone litigavano sempre. "Tutto era diventato non chiaro: lui, gli affari, i soldi. Io chiedevo di sapere e lui diventava aggressivo nei toni e nelle cose che diceva. Una volta mentre litigavamo mia madre ha telefonato, io ho risposto senza accorgermi, lei ha sentito tutto. La mia famiglia, da quel giorno, è stata molto preoccupata per me", racconta. Cottone l'ha anche aggredita fisicamente: "E' capitato, sì. Ma non creda che la violenza verbale faccia meno male". La showgirl se ne andava, poi il siciliano la cercava e lei tornava: "Pensavo fosse un periodo difficile. Ci ero già passata con Vittorio Cecchi Gori: quando la situazione è complicata può succedere che nella coppia ci siano tensioni. E, come credo di aver dimostrato con Vittorio, non sono una che batte in ritirata di fronte ai problemi. Ma qui era diverso: mi accorgevo pian piano di avere sposato un uomo che non sapevo assolutamente chi fosse. Chiambretti mi ha chiesto: “Ma non hai googlato il suo nome prima di sposarlo?”. Sì, l’avevo fatto, ed era venuta fuori la storia che una sua ex moglie (non si parla del matrimonio religioso incriminato, bensì di una diversa unione civile, ndr), con la complicità dello zio di lui, aveva tentato di rapirlo. Cosa che poi lui mi aveva spiegato alla sua maniera, come tutto del resto. Di certo non era venuto fuori di un altro matrimonio, di un’altra famiglia, come mi è stato sussurrato dopo che ci siamo sposati. E confermato da una lettera anonima che ha dato il la alle mie ricerche".
Alla fine la separazione: "Io ho tenuto duro da maggio a Natale. Poi basta. Intanto si era immischiato nel mio lavoro, mi doveva un mucchio di soldi. Lui non voleva separarsi, abbiamo fatto la consensuale per creare meno attriti possibile, ma anche se l’atto prevedeva che, per la presenza di tensioni, dovevamo stare lontani, appena fuori dall’avvocato mi ha subito chiamata. Un incubo". La Marini ha avuto paura: "A un certo punto ho cominciato a essere seguita ovunque da tre paparazzi. La sera, quando rientravo, non ero tranquilla, mi facevo sempre accompagnare in casa da qualcuno. Lui ha anche affittato un appartamento sotto casa mia, teneva la musica a tutto volume". E' stata quasi una forma di stalking secondo lei: "Ho deciso di raccontarlo perché ci sono donne che sono dentro rapporti sbagliati, rapporti che fanno male. Bisogna andarsene, non permettere a nessuno di toglierci la serenità e il sorriso". Valeria Marini non sa più se amava veramente Giovanni Cottone: "Sono stata troppo ferita, e anche ingannata. Il mio avvocato dice che ho la sindrome di Cappuccetto rosso: vado a ficcarmi nelle fauci del lupo". E aggiunge: "Alla fine io non scelgo, sono gli altri che scelgono me". Vuole ancora un figlio, uno dei motivi per cui si era sposata. E sulla richieste di annullamento per matrimonio mai consumato uscita in passato spiega: "E' stato un fraintendimento, come tanti in quei giorni. Volevo dire che, siccome stavo sempre da sola, quello non era un matrimonio". Il sesso, però, "dopo il matrimonio mai". Valeria lo ribadisce.