Ambra Angiolini a Io Donna conferma l'addio con Francesco Renga. Da mesi si parlava di una crisi senza ritorno per la coppia. L'attrice 38enne, che da dicembre sarà all'Eliseo a Roma diretta da Michele Placido in "Tradimenti" del premio nobel Harold Pinter con Francesco Scianna e Francesco Biscione, ha ammesso che tra lei e il cantante 47enne a cui è legata dal 2003 è arrivato il 'crack'.
Ha visto sbattute sui giornali le foto di Francesco Renga insieme a un'altra donna: "Io so quello che sanno tutti gli altri, niente di più. E c’è un risvolto paradossale, persino comico. Chi vive le vicende basandosi sui giornali, dall’esterno, sa già tutto mentre io non so niente: ha già fatto il processo e deciso chi è il colpevole, ha già pianto e affidato i figli. In realtà, è assurdo scavare nell’impossibile da sapere, come fanno i giornali. Una cosa è certa: non mi sentirete mai recriminare con frasi tipo “Per lui ho fatto qualsiasi cosa”. Sincerità vuole che dopo aver affermato di aver fatto tutto per qualcun altro, ci si chieda: ma l’ho fatto per me o per lui?". La separazione è stata una scelta condivisa: "Lo abbiamo deciso insieme. Non volevamo che tutto morisse senza che nemmeno ce ne accorgessimo, a forza di fingere che non stesse succedendo niente".
Per Francesco Renga più di undici anni fa si è spostata da Roma a Brescia, ha messo al mondo due figli, Jolanda e Leonardo. Ora, dopo l'addio, rimarrà comunque al nord: "Resto a Brescia. Non so se è la mia casa, ma è giusto continuare qui perché le nostre incertezze non pesino sui bambini. In questo momento devono abitare dove sono cresciuti sinora". Quello tra Ambra Angiolini e Francesco Renga è un addio senza cattiveria: "Ci sono cose che raccontano le persone, e io non posso improvvisamente trasformarmi in qualcun altro. Non voglio essere rabbiosa né patetica, e vivo quello che sta succedendo come il più grande gesto d’amore che ci siamo regalati, forse il gesto più altruista che siamo stati in grado di fare dopo la nascita dei nostri figli. C’era una ferita sanguinante e io ho deciso di prendere la medicina per curarla. Magari un distacco può rimettere a posto gli equilibri".
Gli scatti sui rotocalchi hanno fato male, innescano sempre qualcosa di torbido. "Le foto innescano un meccanismo di occhiate, imbarazzi, frasi inespresse - ha spiegato Ambra Angiolini - Hanno tutti la sensazione di doverti dire qualcosa, e non sanno cosa. E' la parte più comica ma anche la più drammatica. Per fortuna io e i miei figli viviamo in un contesto molto umano, dove io non sono “quella delle copertine” e dove esistono rispetto, buon gusto, dignità. E i bambini vengono lasciati in pace". E proprio riguardo alle paparazzata ha raccontato: "Ho parcheggiato l’auto davanti alla scuola dei miei figli. Sul cruscotto c’era un biglietto che mi ha lasciato un signore di Taranto, uno che fa del bene e si occupa di recuperare ragazzi in difficoltà. L’ho incontrato quest’estate quando con Placido ho letto Medea nella sua città. “La tempesta lascia sempre qualcosa per cominciare. Ti voglio bene”, mi ha scritto. E sotto c’era la sua firma. Hanno fotografato il biglietto e i giornali hanno titolato: “Francesco le chiede perdono con un biglietto. Prove di pace”. Naturalmente avevano già scritto: “Prove di separazione” e “Crisi nera”. Almeno mi dessero una percentuale su questo business!".
Oggi, con l'addio in atto, per Ambra Angiolini e Francesco Renga è difficile anche parlare: "Non sappiamo cosa dire. Da dentro, mi sembra di vedere Il segreto, la telenovela latinoamericana. Lui è Gonzalo e io sono Maria. “Guardalo”, dico a Francesco. “Almeno scopri come va a finire”.
E' venuta allo scoperto, lei riservata e gelosa del privato. Ambra Angiolini oggi è più matura e, stranamente, serena e piena di vita: "E' inspiegabile anche per me. Però sono piena di amore per Francesco: un sentimento gigantesco nei confronti di un uomo al quale non sono più costretta a piacere. Un paio di anni fa, in un’epoca insospettabile, ho letto L’amore è tutto: è tutto ciò che so dell’amore, di Michela Marzano. Ho trovato una frase che mi ha ferito ma poi aiutato: “Se esisto solo nel riflesso del suo sguardo, cosa sono quando smette di guardarmi?”. Mi corrispondeva, purtroppo. E' ora che io esista al di là dello sguardo di un uomo".