Andreas Muller, vincitore di Amici 16: 'Bevevo, ero un vandalo'

Andreas Muller è stato un vandalo in passato. Ha avuto un periodo buio. Il vincitore di Amici 16 lo confida a Gente che lo ha intervistato.

Andreas Muller, vincitore di Amici 16: 'Bevevo, ero un vandalo'
Andreas Muller, vincitore di Amici 16, ha avuto un momento buio in passato: beveva ed era un vandalo

"Non mi sono nascosto, ho ammesso anche che c’è stato un momento in cui mi stavo perdendo: ero diventato un vandalo, uscivo, bevevo. Poi, una voce interiore si è fatta largo dentro di me dicendomi che potevo farcela, che potevo realizzare qualcosa di bello, risorgere", spiega Andreas Muller, fresco vincitore di Amici 16. Nella finalissima ha trionfato battendo il favorito Riccardo Marcuzzo.

Beveva ed era un vandalo. Ora Andreas Muller è molto diverso. Il 21enne nato in Germania e che vive a Fabriano deve moltissimo al fratello maggiore, Daniel, 28 anni.

"Da piccolo si ammalò di meningite e da allora non è più stato lo stesso. Quando ero un bambino mi vergognavo di lui. Avrei voluto che guarisse, ma malgrado i viaggi della speranza che mia madre ha compiuto in tutta Italia per sottoporlo al parere di vari medici e specialisti, Daniel non è mai migliorato. All’inizio volevo disegnare. Fu proprio Daniel a dirmi che avrei dovuto ballare, me lo ripeteva mille volte e alla fine gliel’ho data vinta. Mi allenavo tutto il giorno e poi lavoravo, davo lezioni di danza per potermi permettere la retta della scuola e andare avanti", racconta.

Il  ballerino 21enne con il fratello maggiore, Daniel, 28 anni: è stato lui ad aiutarlo in ogni momento

Fidanzato da due anni con la collega ballerina Maria Elena Gasperini, Andreas ha con lei "un legame fortissimo, sopravvissuto a tanti scossoni e diventato solido con il tempo".

Vincendo Amici 16 ha conquistato i 150mila euro in palio. Con questi soldi aiuterà la famiglia, ma non solo: "Di sicuro non vorrei entrare in un corpo di ballo, mi stanco presto della routine. Voglio continuare a studiare, poi si vedrà. Sto contribuendo a fare considerare la danza non solo come una disciplina femminile e ciò mi riempie di gioia".