Ornella Muti a 62 anni parla a ruota libera su Vanity Fair. Affronta il tema della morbosità dei media, delle molestie. L'attrice racconta di come si sia sentita 'un oggetto' per molti. "Il sesso oggi non lo desidero", sottolinea. E' stata solo 'usata' dagli uomini.
"Sono sempre stata considerata un simbolo sessuale e se vogliamo parlarne onestamente, il dato mi ha strapenalizzato. Essere descritta per anni come una bomba sexy delle conseguenze le ha lasciate - racconta Ornella Muti - Ha fatto sì che oggi il sesso sia una delle cose che meno desidero al mondo e meno mi appartengono. In fondo, agli uomini non è mai importato nulla di come volessi fare l’amore. Perché se sei una donna, devi fare altro. La concubina, la psicoanalista, la madre, la moglie, l’amante. Gli uomini hanno sempre bisogno di essere i galli più virili del pollaio: “Ce l’hai più lungo, ce l’hai più grosso”. O, peggio, di essere rassicurati: “O mamma mia, con te lo faccio come con nessun altro”. Chi si è occupato di sapere chi fossi? Di capire di che cosa avessi bisogno nella vita? Chi mi ha chiesto: 'Francesca, cosa vuoi veramente?'".
Usata dagli uomini, oggi il sesso non lo vuole. "Una delle cose che meno desidero", ribadisce Ornella Muti. Si rende conto che è colpa delle donne stesse. "Siamo noi che educhiamo questi uomini, siamo noi che li cresciamo, siamo noi le madri. Volendo, potremmo trasmettere altro. E forse essere ascoltate. Ma ci siamo costruite una gabbia da sole e non c’è più compassione", sottolinea.
Ornella Muti è un fiume in piena: il sesso? "Non lo desidero più". Si è sentita usata in passato. Oggi dice la sua e parla pure del mondo che la circonda. "Sui giornali e in tv si discute solo di caz*o e di fi*a, di pom*ini negli armadi del Grande Fratello e di ammucchiate. Di gente che tira cocaina e va con il transessuale. Di ciò che più demonizziamo e di cui al tempo stesso non possiamo fare a meno di parlare".
Sulle molestie e di quelli che si scagliano contro chi denuncia e proteggono i colpevoli, dice: "Il sistema sta barcollando, ma il sistema si difende. Il cinema non è diverso da altri ambiti lavorativi, ma per convinzione generalizzata una donna che si affaccia al mio mestiere è una tro*a a prescindere. I pregiudizi sono duri a morire. So di cosa parlo". Difende a suo modo Asia Argento e Miriana Trevisan, etichettate da molti.
"Mi ha sconcertato leggere opinioni di persone che magari si detestano tra loro, ma se vedono messo in pericolo il loro mer*aio si uniscono contro di te", continua Ornella Muti. Definisce Fausto Brizzi ' un porello': "Non so se ha fatto davvero quel che dicono dieci ragazze o se è soltanto un capro espiatorio per scaricarsi la coscienza. Prima di trasformare una persona in un orco, aspettiamo un momento. Calma".
E ancora: "Vorrei che si parlasse anche degli uomini della tv. Di quelli più grossi e importanti di lui che vengono coperti. Se pagherà Brizzi, paghino anche gli altri. Nessuno si permetta di condannarlo se non escono fuori anche tutti gli altri nomi". Lei non è mai stata assalita: "Non sono mai stata violentata ma, conoscendo i miei limiti, agli appuntamenti di lavoro sono stata sempre accompagnata".
Ornella parla dei figli. "Persone dolcissime e delicate. Il maschio non è un orco e non è un bruto e Naike, che è una matta, puoi amarla o meno, ma è una ragazza libera. Mette le sue foto nuda su Instagram? Embè? Sono gli altri a superare la porta di casa sua, a entrare nel suo profilo, a prenderle, a pubblicarle sui social, a insultarla, a dire che è in un modo o in un altro. A giudicarla in maniera cattiva. Ma che, siamo all’epoca dei Borgia? - precisa la Muti -Sa che le dico? Che io e Naike saremo anche due tro*e, ma abbiamo messo al mondo due ragazzi puliti. Che non guardano dal buco della serratura, che non si interrogano sul pom*ino di Cecilia nell’armadio del Grande Fratello e non si concentrano soltanto sullo schifo, ma sanno guardare anche al bello. Se insegni a cercarlo, il bello alla fine lo trovi".