Francesco Monte al GF Vip parla ancora di Cecilia Rodriguez. Lo fa appartato in giardino con lo chef Andrea Mainardi. “E’ come la sorella”, dice l’ex tronista al cuoco. Chechu è una donna passionale proprio come Belen, se ama, ama alla follia e ti dà tutto.
Francesco Monte nella lunga confessione al GF Vip su Cecilia Rodriguez parla di un sogno premonitore: “A maggio avevo fatto un sogno. Ancora non si sapeva nulla del programma. Dopo essermi svegliato piangendo, le dissi che avevo sognato che lei mi lasciava per un altro davanti a tante persone”. E’ andata esattamente così. Dopo l’addio non è stato facile. “Quando tornai a casa fu un momento bruttissimo. Lei prese tutte le sue cose e io non dissi niente. Era infastidita anche dal fatto che io non avessi avuto reazioni. Ma che dovevo fare? Cosa dovevo dire? Ormai era tutto chiaro. Non c’era niente per cui sclerare o per cui chiarirsi”, spiega il pugliese.
Francesco Monte al GF Vip chiarisce che non prova rancore verso Cecilia Rodriguez, per lui uguale alla sorella 34enne nel suo modo di amare: “Io voglio credere che se c’è qualcosa di vero e veramente forte anche quando finisce non ti porta a dire delle cattiverie. Io non provo rancore nei suoi confronti, anzi. Quando l’ho beccata in giro successivamente, l’ho salutata”. Francesco è solo stupito dalla sua apparente freddezza, che pure Mainardi gli sottolinea: “Esatto, hai capito tutto, in queste circostanze non provo più niente. E' passato un anno ma non è passato davvero. Non l’ho superato. Comunque bravo, è proprio questa la cosa. La mia freddezza compare nelle situazioni di shock. E' la stessa cosa che mi è capitata con mia madre. Io ero lì e la guardavo, e mi arrabbiavo con me stesso perché non riuscivo a piangere o a essere triste”.
Cecilia Rodriguez per lui era la donna da sposare, la madre dei suoi figli: “Quando è mancata per due o tre settimane perché stava qui, ma non era ancora successo nulla, mi sono detto: ‘Ok, è lei, è la donna della mia vita’. Da parte sua non era così. Quando la situazione stava cominciando a sfuggirmi di mano, mi mettevo nel giardino di casa mia e mi concentravo pensando a lei. Speravo di farle arrivare qualcosa. A volte ci riuscivo, perché vedevo che lei si metteva in disparte a pensare. Secondo me, lei ha provato il dolore nella stessa misura ma in maniera diversa, se non più forte, perché si porta il peso di aver fatto questa cosa”. Infine conclude: “Lei è come la sorella: se ti amano, ti amano alla follia, non esiste nessun altro”.
