Sarah Felberbaum, che torna al cinema nei panni di Janis, moglie di Giuseppe Garibaldi, alias Claudio Bisio, nella commedia “Bentornato presidente”, a Vanity Fair racconta il suo personaggio, parla anche di se stessa, una donna a cui piacciono le regole, e del suo rapporto con il marito, Daniele De Rossi. “E’ un po’ geloso”, ammette l’attrice 38enne.
“E’ un po’ geloso. Non vede tutti i miei film, abbiamo un rapporto sano con le nostre carriere. È capitato che anche le partite più importanti io non le abbia viste”, dice Sara Felberbaum di Daniele De Rossi. E poi del calciatore, capitano della Roma, svela riguardo ai social: “Ha un profilo con uno pseudonimo, con una ventina di follower, i suoi amici. Io lo prendo in giro perché gli dico che spia gli altri. Quando leggerà questa cosa mi uccide”.
Daniele De Rossi è un po’ geloso, ma nulla di insuperabile. Sarah Felberbaum parlando dell’uomo che ama chiarisce: “Non ho mai visto Daniele di cattivo umore. Tra un po’ dovrà prendere la decisione più difficile della sua vita: cosa fare da grande. Per tutta la vita ha fatto il calciatore, tutti i giorni della settimana. Ma è una delle persone più sagge che conosco: il lavoro non lo porta a casa, le difficoltà non passano attraverso la porta se non per un confronto. Ne ha passate di tutti i colori, sia al lavoro sia nella vita personale, in passato. Eppure in quest’ultimo periodo, con davanti la fine della carriera, mai una volta l’ho visto depresso. Di cattivo umore. Gli lascio libertà totale. Un’esperienza all’estero, perché no? Lui si fa molti più problemi, come facciamo con i nonni, i figli. E’ molto legato alla sua famiglia. Io sono diversa, dico: prendiamo i bambini e andiamo”.
Mamma di Olivia, 5 anni, e Noah,2, del piccolino dice: “Daniele non lo sogna calciatore, neanche io e neanche i miei suoceri. I miei figli giocano con la palla come gli altri, non vanno allo stadio e del resto nemmeno sul set”.
Poi parlando di se stessa, confessa: “Mi piacciono le regole”. E sulla sua giornata in famiglia dice: “Cerco di avere una routine con Olivia e Noah, i miei figli. Con loro parlo solo inglese e Daniele in italiano. Cerco di fare colazione con loro. Se entriamo in casa e i bambini buttano la giacca per terra, gliela faccio raccogliere e mettere nell’armadio. Sempre. Se devono buttare qualcosa, siamo per strada e non c’è un cestino, si mette in tasca e si porta con sé. Sempre. L’educazione civica è importante: sai quante volte mi sono sentita dire: ‘Ma che te frega di fare la differenziata tanto finisce tutto nello stesso cassonetto…’”.