Adriana Volpe è molto amareggiata per la sua esclusione dai palinsesti Rai e la cancellazione di “Mezzogiorno in Famiglia”. A Il Fatto Quotidiano sottolinea: “L’azienda non mi dedica nemmeno cinque minuti”. Nessuno si è fatto vivo per spiegare il motivo delle decisioni prese.
L’esclusione dalla Rai è un macigno per Adriana Volpe. “La delusione c’è perché mi rendo conto che non c’è una logica meritocratica. Abbiamo ottenuto risultati ottimi per un programma storico, ti rendi conto che hai dato vent’anni a una azienda che senza motivo ti lascia a casa. Ancora di più dopo quello che è successo negli ultimi due anni, io vado avanti per la mia strada“, spiega la conduttrice 46enne al giornale.
Non c’è stato alcun contatto con la Rai dopo l’esclusione, Adriana Volpe si è vista semplicemente sbattere la porta in faccia: “Non ho sentito nessuno e questa è la cosa che mi ha amareggiato di più. Sono cresciuta in una azienda che ora non mi dedica nemmeno cinque minuti per spiegarmi i motivi delle loro scelte”.
La presentatrice poi parla anche di Giancarlo Magalli, che nonostante le affermazioni fatte su di lei, al punto che dovrà vedersela in tribunale dopo la querela, è rimasto saldo al timone de “I Fatti Vostri”. “Questo è il risultato di tutto quello che è successo, qualcuno ne dovrà rispondere”, sottolinea.
Non ce l’ha con Simona Ventura, che occuperà o spazio del cancellato “Mezzogiorno in famiglia: “Stimo Simona, le ho anche scritto un messaggio. Sono contenta del suo rientro perché la Rai è casa sua, le faccio un grandissimo in bocca al lupo”. Rimane però tutto il suo malcontento. “Serve rispetto per la dignità delle persone. Mi aspettavo una Rai più attenta per quello che è stato il mio percorso, in questa azienda non mi riconosco più. Non vedo la coerenza tra quello che si dice e quello che si fa", precisa ancora Adriana Volpe.