Aurora Ramazzotti è ferita e amareggiata, soprattutto dalle donne. Dopo un video in cui si scagliava contro il catcalling, etichettando come ‘schifosi’ i commenti sessisti in strada, ha ricevuto parole offensive sui social. La 24enne non se lo aspettava, lo confessa al Corriere della Sera.
“Non mi aspettavo commenti così offensivi, specie da parte di donne”, spiega al quotidiano. E sul suo sfogo, arrivato dopo l’abituale corsetta quotidiana, colpa di alcuni fischi e parole ricevute in strada, rivela: “Mi è sembrato giusto farlo perché tante donne non hanno la forza di reagire a quella che ormai è una prassi considerata normale. Ma quelli che fischiano, o che dicono di peggio, non sanno che cosa si prova. Paura, umiliazione”.
Aury ci è rimasta malissimo: “Intanto perché a intervenire sono state anche le donne. E poi perché alcuni commenti lasciano intendere che il cat calling ‘te lo devi meritare’, che non sono abbastanza bella per un fischio per strada o un commento sessista”.
Il catcalling per lei non è un ‘premio’: “lo trovo assurdo. Grazie all’attività di mia madre (Michelle Hunziker combatte da anni accanto alle donne con Fondazione Doppia Difesa insieme a Giulia Bongiorno, ndr) sono cresciuta con una certa consapevolezza e so bene che ci sono delle donne che evitano persino di prendere i mezzi pubblici per paura delle molestie. Ci sono quelle che si rigirano le chiavi in mano mentre attraversano un parcheggio isolato di sera. Come si fa a rispondere che il cat calling richiede certi requisiti?”.
La Ramazzotti spiega: “Penso di saper distinguere una frase gentile, un complimento, da una forma di molestia verbale. Certo, ci sono molestie molto più pesanti, per non parlare delle aggressioni e della violenza fisica, però io agli uomini dico: mettetevi nei panni di una donna che sta camminando da sola per strada o sta correndo in un parco deserto. Come pensate che possa reagire quando voi fischiate e richiamate la sua attenzione come se fosse un cane? Ci sono donne che hanno smesso di vestire come vogliono per non attirare sguardi imbarazzanti”.
C’è una cosa che le ha provocato grande dolore: “In tanti hanno legato questo mio sfogo alla foto nella quale facevo vedere la mia pelle imperfetta, quella che ho diffuso qualche tempo fa. Il discorso è stato più o meno questo: prima si lamenta della pelle brutta e poi si lamenta se le fanno un complimento. Vuol dire non aver capito nulla, non aver colto né il primo né il secondo messaggio. Addirittura quando ho postato la foto con l’acne hanno detto che lo stavo facendo per farmi pubblicità”.