Alda D'Eusanio dopo la squalifica al GF Vip: 'Mi hanno cacciato in ciabatte, ora in tv non possono neanche nominarmi'

Alda D’Eusanio parla dopo la squalifica al GF Vip. In una lunga intervista rilasciata al settimanale Mio la conduttrice 70enne racconta: “Mi hanno cacciato in ciabatte”. E’ amareggiata e sottolinea: “Ora in tv non possono neppure nominarmi”.

Alda D'Eusanio dopo la squalifica al GF Vip: 'Mi hanno cacciato in ciabatte, ora in tv non possono neanche nominarmi'
Alda D'Eusanio dopo la squalifica al GF Vip: 'Mi hanno cacciato in ciabatte, ora in tv non possono neanche nominarmi'

“Mi chiedo ancora cosa sia accaduto. Sono stata chiamata e cacciata mentre ero ancora in ciabatte. Nel Confessionale mi riferiscono che i social erano insorti per quanto avevo detto su Laura Pausini e Paolo Carta. Avevo dato voce a un chiacchiericcio, sbagliando, per carità, ma pensavo quantomeno di poter rientrare per salutare i ragazzi e prendere le mie cose. Non c’è stato verso, mi hanno messo in macchina e rispedita a casa come un pacco postale”, svela Alda.

La D’Eusanio ci è rimasta malissimo: “E’ un gesto che mi ha colpita e che mi ha tolto dignità. Poco dopo vengo a sapere che ai ragazzi e agli ospiti di altri programmi viene assolutamente vietato di nominarmi. Fossimo stati all’epoca delle streghe, sarei finita sul rogo. Ed è questo che mi ha lasciata senza parole: l’eliminazione della mia stessa esistenza, come se quanto accaduto fosse una cosa talmente reietta da ritenere la mia persona innominabile. Sono stata in silenzio aspettando un cenno dell’azienda per poter fare delle doverose scuse pubbliche ma non me ne è stata data la possibilità”

Alda ritiene che ci sia stato un trattamento diverso verso di lei rispetto ad altri concorrenti del reality: “Le azioni nei miei riguardi sono state più dure rispetto a quelle che ci sono state nei confronti di Adua Del Vesco e Massimiliano Morra. Anche loro hanno dato voce a delle chiacchiere e oggi c’è un’inchiesta in corso per istigazione al suicidio. Loro non sono stati espulsi, io sì. Non può esserci un trattamento diverso tra i concorrenti. Siamo tutti uguali. Con una sola differenza: loro non sono stati in coma, io sì”.

La conduttrice 70enne è amareggiata: ‘Chiedo rispetto e penso di meritarlo’

“Non avrebbero dovuto cacciarmi, soprattutto in quel modo - aggiunge la presentatrice - Avrebbero dovuto redarguirmi e darmi la possibilità di scusarmi pubblicamente”.

Poi su Alfonso Signorini chiarisce: “Non mi ha detto nulla e la cosa mi ha intristita. Mi chiedo perché, visto che mi ha fortemente voluta, poi non mi abbia più chiamata. Avrei voluto sentirlo parlare dell’offesa e della scivolata di cattivo gusto che ho fatto e che penso possa capitare a tutti nella vita. Durante il programma ha protetto fortemente tanti altri, e purtroppo non mi sono sentita protetta allo stesso modo. So che ha palesato il suo dispiacere in puntata e io sono in egual misura (e oltre) dispiaciuta per avere deluso le sue aspettative”.

Alda D’Eusanio ora ha un solo desiderio: “Se Mediaset è un’azienda di televisione consapevole del prodotto che manda in onda, mi aspetto un tavolo di riconciliazione. Mi aspetto di capire cosa sia successo e di ricevere delle scuse, affinché io possa riappropriarmi di quella dignità che mi è stata tolta a seguito della loro reazione. Chiedo rispetto e penso di meritarlo”.