Paola Perego in tv, a Belve su Rai Due, ospite di Francesca Favagni, si mette a nudo e svela il periodo più buio della sua vita. Parla dei tradimenti dell’ex Andrea Carnevale. “Ho pensato di farla finita, non prendevo in braccio mio figlio per non buttarmi dalla finestra”, confessa.
La presentatrice 55enne, oggi felicemente sposata con il manager Lucio Presta, ha avuto momento difficili e dolorosi. La fine del suo matrimonio con il calciatore Andrea Carnevale, da cui ha avuto i due figli Giulia e Riccardo, l’ha segnata. “Il divorzio è stata una grandissima sconfitta. Credevo al matrimonio per tutta la vita”, rivela la Perego. E ammette: “Me ne ha fatte di corna”.
Ha visto la sua unione naufragare quando i figli erano ancora piccoli, Riccardo soffriva di asma. “Ero sola, con un bambino che non dormiva né di giorno né di notte. E’ stata durissima. L'assenza di sonno ti fa fare pensieri brutti. Non lo prendevo in braccio per non avere la tentazione di buttarmi con lui dalla finestra”, confida Paola.
Paola Perego ha combattuto anche una lunga battaglia contro gli attacchi di panico, come già rivelato in passato: “Mi chiamavano algida perché prendevo i farmaci per gli attacchi di panico. Ho sofferto di panico per 30 anni, dai 16 anni. La volta più brutta è quando ho sbattuto un braccio contro un muro per romperlo e sentire un dolore diverso. Non ne potevo più di sentire questa ansia, questa voglia di morire. Volevo un dolore fisico che fosse riconosciuto dai medici, che all'epoca non capivano gli attacchi di panico e mi dicevano che non avevo niente. In onda non mi è mai capitato perché andavo sempre piena di farmaci e seguita da un medico. Un sacco di volte ho pensato che sarebbe stato meglio morire. Ma avevo anche paura della morte. Oggi non ho più attacchi, ne sono uscita totalmente”.
La Perego è un fiume in piena, racconta pure del suo lungo legame con Presta: “In 25 anni siamo stati più volte sul punto di lasciarci, è normale. Una volta lui ha fatto la valigia ma ha incontrato mio figlio, che era piccolo. Ha cercato di rassicurarlo: ‘Noi adulti siamo stupidi, litighiamo’. E mio figlio: ‘Ma la valigia è grande’. Lui si è sentito così in colpa che ha disfatto la valigia e non se n'è più andato. Un tradimento? Oggi lo supererei, in un rapporto lungo ci sta”.
Il suo matrimonio con uno degli agenti più importanti della tv ha avuto anche risvolti negativi. “Questo matrimonio mi ha svantaggiato perché mio marito che è una persona moralmente onesta, se deve proporre una persona per un programma non proporrà mai me. Per la paura che pensino che mi proponga perché sono sua moglie. Rispetto a tutti quelli che lui assiste io sono sicuramente svantaggiata. Sono anche avvantaggiata perché ho il numero uno a casa cui posso chiedere sempre consigli, anche a mezzanotte. Al contrario dicono che sono raccomandata, e non è vero che è inevitabile che lo dicano”, spiega il popolare volto televisivo.
“All'inizio ci soffrivo tanto, perché l'ho conosciuto quando io già lavoravo in televisione e lui non era ancora il Lucio Presta di oggi - prosegue - Poi ho pensato che questo mi offende, perché in realtà non sono capace di farmi raccomandare e così mi danno della stupida. Da quest'anno gli ho chiesto se mi può raccomandare! In passato è successo che gli chiedessero di fare delle cose, lui dicesse no e improvvisamente saltava il mio programma. Va bene, ci sta, ma la cosa che mi offende è che pensano che io non me ne accorga. Lui mi difende su Twitter: non so se è un bene o un male ma mi piace tanto!”.
Ha pagato i suoi sbagli. “Il punto più basso è stato quando mi hanno chiuso Parliamone sabato, perché sono stata accusata di sessismo per la lista delle ‘caratteristiche delle donne dell’est'. Era un modo politico per eliminare un personaggio Rai, questo ci è stato detto. Io sono stata il capro espiatorio ma ho pagato veramente un prezzo troppo alto”, precisa. E poi sottolinea: “Ho fatto tv trash, ma non ho mai fatto prostituzione dei sentimenti, non ho approfittato delle difficoltà delle persone per fare ascolti”.