Raffaella Carrà, ecco quale malattia l'avrebbe portata alla morte

La notizia della morte di Raffaella Carrà, scomparsa nel pomeriggio di ieri, 5 luglio, a 78 anni, lascia senza fiato. Sergio Iapino, il suo storico compagno di vita, nell’annunciare il suo decesso, all’Ansa, nella nota, ha detto: “E’ morta per una malattia che da qualche tempo aveva attaccato quel suo corpo così minuto eppure così pieno di straripante energia”. Non ha reso noto il male che l’ha colpita, sembrerebbe però che l’iconico caschetto biondo della tv sia stata stroncata da un devastante tumore al polmone con metastasi.

Raffaella Carrà, ecco quale malattia l'avrebbe portata alla morte
Raffaella Carrà, ecco quale malattia l'avrebbe portata alla morte

Raffaella Carrà era scomparsa da mesi dalla vita pubblica. Lontana dai salotti e dai riflettori, ha combattuto con grande forza. Aveva “una volontà ferrea che fino all'ultimo non l'ha mai abbandonata, facendo si che nulla trapelasse della sua profonda sofferenza. L'ennesimo gesto d'amore verso il suo pubblico e verso coloro che ne hanno condiviso l'affetto, affinché il suo personale calvario non avesse a turbare il luminoso ricordo di lei”, ha spiegato sempre Iapino.

 

Il carcinoma ai polmoni solitamente si sviluppa dalle cellule che costituiscono bronchi, bronchioli e alveoli. Provoca anche emorragie polmonari. Questo tipo di neoplasia costituisce la prima causa di morte per gli uomini e la seconda per le donne, con 34mila decessi ogni anno.

Raffaella Carrà non ha lasciato che trapelasse nulla sulla malattia che la stava annientando. Sembra che anche i vicini di casa fossero all’oscuro di tutto, pure gli amici più stretti sono rimasti sconvolti dalla notizia del suo decesso. La showgirl non voleva che “il suo personale calvario” distruggesse “il luminoso ricordo di lei”, come sottolinea Iapino.

Aveva capito, però, che la fine era vicina. Raffaella Carrà ha lasciato disposizioni precise per il suo funerale. “Raffaella ha chiesto una semplice bara di legno grezzo e un'urna per contenere le sue ceneri. Nell'ora più triste, sempre unica e inimitabile, come la sua travolgente risata. Ed è così che noi tutti vogliamo ricordarla”, fa sapere il regista.