Carolina Marconi mostra la cicatrice al seno. La 43enne, che lotta da mesi contro il tumore, rivela come la fecondazione assistita, quella che aveva deciso di fare per avere un figlio dal compagno Alessandro Tulli, ex calciatore 39enne, le abbia salvato la vita. Grazie alla mammografia, rimandata per pigrizia e poi anche per la pandemia a lungo e alla fine fatta perché stava provando ad avere un bambino, ha scoperto il cancro. E’ stata subito operata a inizio aprile scorso, un intervento durato ben 8 ore e di cui ora porta i segni.
Dopo essere finita sotto i ferri per l’asportazione dell’’intruso’ e la ricostruzione della mammella, Carolina Marconi ha dovuto iniziare un intenso ciclo di chemioterapia, che terminerà il prossimo 11 novembre, come confessato da lei stessa in tv. L’ex gieffina è molto provata ma sorride alla vita, per cui lotta. E invita tutte le donne a fare prevenzione: non rimandare un esame così importante, anzi, fare tutti i controlli che servono per essere serene.
“Mancava solo la mammografia per sottopormi a una gravidanza assistita, tutte le mie analisi erano perfette…ero felicissima, ricordo anche quel giorno com’ero vestita…un vestitino nero con i fiorellini e un capottino rosa. Doveva essere il giorno più bello dalla mia vita perché mancava solo quel benedetto esame e magari ora avevo una vita dentro di me…”, racconta Carolina.
“Invece è stato il giorno più brutto perché in un attimo la mia vita è crollata di botto. ‘Carolina hai un tumore'…ero a pezzi, arrabbiata con me stessa e mi dicevo: ‘Perché ho fatto passare 4 anni cavolo?’. Un po’ anche per paura del Covid mi rifiutavo ad andare negli ospedali. Non ho fatto prevenzione e magari tutto questo non capitava…invece sto affrontando la mia battaglia più grande (sempre a testa alta)”, aggiunge la Marconi.
Poi un appello a tutte le donne: “Ma voi potete fare la differenza, potete evitare tutto questo: oggi inizia il mese rosa per la prevenzione del tumore al seno, non rimandate al domani, siate coraggiose e fatevi controllare. Tutto si supera, non abbiate paura. Invito tutte a fare prevenzione: forza e coraggio, non sarete mai sole…la vostra Pelatina è sempre con voi …aggiornatemi. Vi voglio bene”.