Luciana Littizzetto sembra aver fatto una mezza retromarcia. Se qualche giorno fa a ‘Che Tempo Che Fa’ aveva spiegato di non essere troppo turbata dal fatto che i suoi figli non la chiamano “mamma” (lo fanno in realtà solo in pubblico), ora in una nuova intervista rilasciata a ‘La Stampa’ ha ammesso che la cosa è una ferita aperta che la fa soffrire.
La 57enne, che 15 anni fa ha preso in affido Jordan e Vanessa, all’epoca di 9 e 11 anni, oggi suoi figli a tutti gli effetti, sulla questione ha detto: “È una ferita aperta. Loro vorrebbero, ma una madre naturale ce l'hanno e c'è ancora. Verso di lei non ho mai avuto sentimenti malevoli. Anzi, sono contenta che li abbia messi al mondo. Ho accettato di essere definita mamma solo quando mi presentano agli amici, anche se ne soffro. Per loro io sono Lu. Va bene, va bene lo stesso”.
Luciana ha anche raccontato di come debba spesso rassicurare i suoi ragazzi che lei per loro ci sarà sempre: “Si fa fatica. Si fa anche con i figli naturali, ma con quelli affidatari e adottivi c'è una componente in più, una richiesta continua di sentirsi amati. A volte per una sciocchezza dicono ‘allora non mi vuoi bene’: hanno sempre il timore che li lasci, si chiedono quanto durerà, un pensiero che tu devi levare”.
Ecco come fa a risolvere la situazione: “Con la fiducia. Se c'è quella, allora ti dico che qualunque cosa succeda, io non ti tradirò mai. E passa anche un po' la pressione di dover essere una madre meglio degli altri: alla fine devi solo decidere di fare come sai ed essere come sei, con le tue fragilità, le tue difficoltà, il tuo carattere”.