Michelle Hunziker dopo ben 25 anni ha deciso di cambiare look e accorciare la sua lunga chioma. A F, che le regala la copertina del settimanale, la showgirl 44enne spiega perché ha tagliato i capelli. “Prima accudivo compulsivamente gli altri”, rivela. Adesso è iniziata la sua terza vita.
La sua esistenza l’ha divisa in tre fasi. Michelle rivela: “Nella prima parte della mia vita sembrava tutto scritto, con coincidenze incredibili. Pensi che a 9 anni, guardando la tv, ho deciso che avrei sposato il papà di Aurora (Eros Ramazzotti, ndr) e mia madre diceva: ‘Ma questa è matta’”. Poi l’esperienza della setta e il suo primo matrimonio che naufraga. “Pensavo che quelle fossero persone per bene - spiega - Le ho difese a spada tratta finché non ho capito da sola che quella cosa mi faceva del male”.
La sua seconda vita gliel’ha regalata Tomaso Trussardi, 38 anni, padre delle sue Sole, 8 anni, e Celeste, 6. “E’ arrivato e ha sfondato la porta del mio cuore. Lui è uno che non si arrende mai, anche di fronte a una donna che pensava di non ricostruirsi più una famiglia. Anche se era anche più giovane, ma mi ha subito dato il senso del progetto, qualcosa che mancava nelle poche esperienze che avevo avuto dopo il mio primo marito”, confida romantica Michelle.
Ora è iniziata la terza parte della vita, i capelli più corti sono l’indizio più eclatante. La Hunziker svela: “Tutti mi dicevano: ma che fai? Quello è il tuo marchio! Non l’ho fatto per moda, c’era una motivazione più profonda. E’ stato un tentativo di alleggerirsi di tanti cliché. Abbiamo questa visione della femminilità col capello lungo e invece io volevo proprio contrastare questo. E’ stato un taglio simbolico con una vita precedente. Quella che faccio da sempre, basandomi sull’accudimento compulsivo degli altri. Adesso basta, ho detto, mi prendo tempo per me stessa”.
Michelle Hunziker chiarisce ancora: “E infatti tre volte la settimana non ci sono per nessuno, mi alleno praticando un’arte marziale full contact: il Kyokushinkai. L’obiettivo finale è quello di aprire a Milano un dojo, una palestra dove insegnare alle ragazzine quello che ho imparato. Lo sa che il 90 per cento delle donne non è capace di difendersi se in strada incontra un aggressore?”.