- La cantante ha scelto una vita più rilassata e lontano dal caos cittadino
- A volte si sente un po’ isolata, ma non ce la fa a lasciare il cuore verde della Toscana
Irene Grandi, una delle voci più amate della musica italiana degli ultimi decenni, oggi vive in campagna, nel verde della Toscana. A 53 anni la sua vita sembra molto rilassata e tranquilla, si dedica allo yoga ed è anche diventata istruttrice di questa disciplina. Parlando con Il Corriere della Sera ha fatto sapere: “Mi piace stare in mezzo alla natura. Ho un piccolo giardino, e anche se con la siccità muore tutto, sono riuscita per miracolo a far crescere la lavanda. La raccolgo e la infilo nei sacchettini da mettere nel bucato. A volte penso che sono isolata, in città avrei più occasioni per il mio lavoro. Poi però non ce la fo’ a lasciarla”.
Sulla sua passione per una delle discipline più antiche del mondo ha aggiunto: “Sono diventata un’istruttrice di yoga. Non ho una classe, ma durante il lockdown ho dato lezioni online ai fan. Dopo la musica è la mia seconda passione, mi riempie la vita. Chissà, quando diventerò più anziana diventerà la prima... perché a un certo punto bisogna avere il coraggio di venire via. Pratico uno yoga non particolarmente acrobatico, è meditativo, legato al respiro. Porto sempre un tappetino con me e prima di un concerto o dopo un lungo viaggio faccio esercizi di pranayama. Spesso scelgo vacanze yogiche, cambio stile di vita: mi alzo e vado a letto presto”.
L’interesse per questa disciplina è nato oltre un decennio fa: “Nel 2010. Lo yoga si apprezza nei momenti di crisi. Mi ero accorta che tutto quello per il quale avevo lavorato non mi dava più soddisfazione. I miei punti di riferimento erano volati via. In crisi, disperata, stanchissima decisi di partire da sola, per Bali. Scoprii un altro mondo, legato alla spiritualità. È stata una purificazione generale. Sono tornata in forma smagliante. Per un periodo ci sono andata ogni anno, fino a quando ho scoperto che vicino a me, a Ponsacco, c’è il Centro studi Bhaktivedanta, una scuola splendida. Bisogna studiare parecchio, entrare in un linguaggio, si usano tante parole in sanscrito, fanno anche dei corsi per insegnarlo”.