Alberto Matano, dopo il coming out, arrivato dopo la bocciatura in Senato del DDL Zan, quando parlando di omofobia ha detto: “E’ successo anche a me quando ero adolescente, l’ho provato sulla mia pelle”, si apre sul privato e a Sette, inserto de Il Corriere della Sera, rivela: “Ho un compagno e penso alle nozze con lui”.
Il giornalista 49enne, conduttore de La vita in diretta, spiega: “Ho sempre pensato che la mia vita privata non dovesse essere oggetto di attenzioni morbose e l’ho protetta con determinazione. Ma davanti alla difesa di diritti fondamentali non posso tirarmi indietro, il richiamo è troppo forte”.
Quando gli si domanda cos’abbia provato sulla sua pelle, Matano chiarisce: “Non sempre certe ferite hanno a che vedere con la sfera sessuale. Io ero un ragazzino molto minuto, questo mi esponeva e da piccolo certi attacchi diventano un magma indistinto”.
Alberto Matano finora non aveva mai voluto aprirsi, ne spiega il motivo: “Perché ritengo sia giusto e sano proteggere i propri sentimenti. E poi le etichette mi sono sempre andate strette. Nel corso della mia vita non ho avuto confini nella mia affettività. E l’ultimo Sanremo ci ha dato una lezione: non ci sono categorie dove esiste amore. Se con il mio compagno decideremo di sposarci, allora lo annunceremo e condivideremo la nostra gioia con tutti”.
L’ex conduttore del Tg1 pensa al matrimonio: “Sì e magari senza far passare troppo tempo. Forse è tardi per diventare genitori: si è fatta ‘una certa’ per i figli…”. Infastidito perennemente dal gossip, Matano sull’orientamento sessuale che secondo alcuni potrebbe condizionare una carriera dice: “Le categorie sono molto pericolose e certi pregiudizi ci sono sempre, come un rumore di fondo”. Sul termine ‘fluido’, molto attuale, chiarisce: “Lo trovo realista e contemporaneo. I giovani lo hanno fatto proprio”.