Alessandro Borghi parla della fidanzata: 'Sono profondamente innamorato e i figli…’

Alessandro Borghi intervistato da ‘Il Corriere della Sera’ ha parlato della sua vita privata e della relazione con Irene Forti. I due sono legatissimi e il divo del cinema italiano è convinto che lei sia quella giusta. L’arrivo dei figli non sembra un traguardo così distante a sentirlo parlare.

Alessandro Borghi parla della fidanzata: 'Sono profondamente innamorato e i figli…’
Alessandro Borghi, 35 anni, è molto innamorato della compagna Irene

Il sentimento per Irene è forte: “Ne sono profondamente innamorato. Mi dice sempre: amo le persone che si alzano la mattina e sanno chi vogliono essere. Questa frase è diventata un’ispirazione. Ogni giorno mi chiedo: io cosa voglio fare per me, per gli altri, per questo mondo? La risposta non c’è, ma la domanda in sé attiva un processo che mi costringe ad avere a che fare con me in modo diverso”.

A 35 anni Alessandro pensa spesso alla possibilità di far spiccare il volo alla cicogna: “Nella mia testa, ho un pensiero di famiglia come se già esistesse. Il desiderio credo sia legato al tipo di amore che provo”. Gli stessi pensieri li ha anche Irene: “Forse più di me. Io, a volte, ho dubbi perché non mi piace quello che vedo fuori: non capisco se l’atto di egoismo sia non mettere al mondo qualcuno secondo un tuo giudizio o mettercelo conoscendo il brutto là fuori. Poi, quando ne parliamo insieme, lei mi riporta sul pianeta Terra. Mi dice: ti fai troppe domande. Ha ragione”.

Alessandro insieme a Irene
Alessandro insieme a Irene
La coppia è davvero molto innamorata
La coppia è davvero molto innamorata

Con il quotidiano Alessandro, romano doc, ha raccontato dei suoi difetti, molti dei quali per fortuna appartenenti al passato: “Ne ho, ma molti li ho superati. Ero permaloso e molto pieno di me”. “A lungo ho pensato di avere dei tic, invece era Sindrome di Tourette. Sente che ogni tanto ho un respiro strano? Sono spasmi. È una sindrome neurologica, con vari sintomi: io ho gli spasmi o mi soffio sulle dita. Dopo la diagnosi ho smesso di considerarlo un problema, perché almeno adesso so che cosa ho”, ha aggiunto.