- L’attore su Twitter omaggia la diva, ma le sue parole vengono fortemente criticate
- Il dito viene inesorabilmente puntato contro il 57enne, giudicato sessista e indelicato
Alessandro Gassmann su Twitter ricorda Rachel Welch. L’attrice, icona degli anni ’60 e ’70, è morta il 15 febbraio a Los Angeles, in California, dopo una breve malattia. Sex symbol indiscusso di intere generazioni, bella e maggiorata, ancora prima di iniziare la sua carriera, conquistò nel 1966 le copertine di 192 riviste europee e di 16 magazine americani. L’attore 57enne scrive: “La incontrai in ascensore, fu la prima pulsione erotica della mia vita”. La frase scatena la polemica: sono in moltissimi a criticare l'artista.
Gassmann vuole semplicemente omaggiare una delle donne più desiderate di tutti i tempi. “A quattordici anni, seguendo mio padre ad un festival, mi ritrovai da solo in ascensore con Raquel Welch. Fu la prima pulsione fortemente erotica della mia vita. Scese al piano prima del mio, e la vidi allontanarsi nel corridoio con la porta che si richiudeva. Bellissima! Rip”, cinguetta. Le sue parole generano però un putiferio.
Centinaia di commenti di persone imbufalite travolgono Alessandro. In tantissimi gli puntano il dito contro, giudicandolo sessista e molto indelicato. “Non se ne salva davvero mezzo. Sessualizzare una donna anche quando la notizia che la riguarda è quella della sua morte non è la mossa intelligente e dignitosa che pensavi fosse”, scrive un follower. E ancora; “Muore una persona e tu pensi sia una buona idea raccontare che è stata la tua prima ‘erezione’, perché tanto solo quello sono per voi le donne”; “Che mancanza di rispetto e classe, complimenti!”.
Lo sdegno della gente non si placa. Gassmann non ci sta. “La lingua italiana ormai viene interpretata per intuizione? ‘Pulsione fortemente erotica’ la interpretate come erezione? Non c’è più speranza. Che tristezza”, replica amareggiato.