- "Lasciarsi non significa voltarsi le spalle. I rapporti veri non muoiono"
- La conduttrice 49enne non ha dubbi: "Mia e Tommaso, i miei figli, solo la priorità assoluta"
Alessia Marcuzzi si riprende il suo posto in tv dopo un anno di stop. Su Rai Due condurrà Boomerissima: è entusiasta. La conduttrice 49enne non rimpiange di aver lasciato Mediaset, con cui è rimasta in ottimi rapporti. In questo periodo di pausa di è occupata delle sue aziende di successo, ma soprattutto della sua grande famiglia allargata. A Oggi spiega il vero motivo per cui l’ha creata e ‘coltivata’, mantenendo il legame con gli ex e costruendolo con le nuove compagne dei padri dei suoi figli, Mia, 10 anni, e Tommaso, 21, Francesco Facchinetti e Simone Inzaghi.
Quando le si domanda come abbia fatto a essere molto moderna e a abbracciare senza problemi la sua grande famiglia allargata, la Marcuzzi spiega: “E’ un esercizio faticoso e insieme un atto d’amore. Sono convinta che quando si hanno figli ci si debba spogliare dei propri egoismi, non è giusto che paghino le conseguenze di una separazione decisa dagli adulti. E poi trovare un’armonia è anche una questione di rispetto. Verso noi stessi, verso chi abbiamo amato e i sentimenti che abbiamo provato”.
Alessia aggiunge: “La fine di una relazione non può e non deve corrispondere alla fine del bene, della stima e dell’affetto che si è condiviso. Lasciarsi non significa voltarsi le spalle. I rapporti veri non muoiono, non conoscono addii. Semmai cambiano, crescono”.
La Pinella poi sottolinea: “La mia famiglia è il mio tutto. Mia e Tommaso, i miei figli, sono la priorità assoluto”.
Sul marito, Paolo Calabresi Marconi, definito ‘la sua roccia’, ma con il quale ha attraversato momenti di crisi, la Pinella precisa: “Chi non vive alti e bassi in un rapporto di coppia? Paolo è il mio sostegno e un punto di riferimento anche per i miei figli. Ma agli equilibri finti e comodi io non ci credo. L’amore è dialettica, ma anche silenzi e urla. Amare è cercare la verità dei sentimenti. Perché, come ha scritto il poeta greco Kostantinos Kavafis, la nostra vita ‘non ci appaia come una stucchevole estranea’”.
“Coltivare un rapporto di coppia è quanto di più impegnativo esista - continua Alessia Marcuzzi - Le piccole beghe quotidiane, il darsi per scontati, sono un viatico verso l’appiattimento. La verità è che non esistono ricette né segreti. Serve solo l’amore, che spesso non è una cosa semplice. Perché per amare bisogna liberarsi dell’idea di possedere l’altro. E per far questo è importante imparare a prendersi degli spazi propri. Di respiro, di riflessione”. Le lo fa, a volte, mettendosi alla guida dell’auto girando senza una meta: “Anche così si superano i nervosismi”.