Alex Schwazer assolto dall'accusa di doping! 'Aspettavo questa sentenza da 4 anni e mezzo'

Alex Schwazer è stato assolto dall’accusa di doping. Il Gip del tribunale di Bolzano ha disposto l’archiviazione del processo contro lo sportivo “per non aver commesso il fatto”. E’ la fine di un incubo per lo sportivo 36enne, ex fidanzato di Carolina Kostner, ora sposato con Kathia Freund dalla quale il 10 marzo 2017 ha avuto la piccola Ida e quattro mesi fa Noah. “Aspettavo questa sentenza da quattro anni e mezzo. Sono felice ma frastornato. Ho lottato tanto per la mia verità”, sottolinea.

Alex Schwazer assolto dall'accusa di doping! 'Aspettavo questa sentenza da 4 anni e mezzo'
Alex Schwazer assolto dall'accusa di doping! 'Aspettavo questa sentenza da 4 anni e mezzo'

Non si è dopato, ma le sue provette sono state manipolate. Il Gip ha rivolto accuse durissime  alla Wada e alla Federazione Internazionale di Atletica: l’intera credibilità del sistema antidoping è stata messa in discussione. Alex Schwazer aveva avuto una qualifica di 8 anni per doping nell’agosto 2016.

Negli ultimi quattro anni e mezzo ha lottato per dimostrare quell’ipotesi di complotto, accanto all’ex azzurro della marcia l’avvocato Gerhard Brandstätter e Sandro Donati, suo allenatore, quasi un secondo papà.

Le motivazioni del Gip Walter Pelino sono un vero attacco al sistema antidoping.  La World Anti Doping Agency e la Federazione internazionale di Atletica "hanno operato in maniera totalmente autoreferenziale, non tollerando controlli dall’esterno fino al punto di produrre dichiarazioni false", spiega. “E' quindi provato che la manipolazione delle provette che lo scrivente ritiene provata con altro grado di probabilità razionale avrebbe potuto avvenire in qualsiasi momento a Stoccarda come a Colonia (sedi rispettivamente dell'agenzia incaricata del prelievo e del laboratorio dove sono stati effettuati i controlli, ndr), ove si è dimostrato esservi provette non sigillate dunque agevolmente utilizzabili alla bisogna”. Pelino ha pure chiesto che si indaghi sull'ipotesi di manipolazione: "Falso ideologico, frode processuale e diffamazione”. Il giudice parla di “macchina del fango”.

Schwazer quando gli si chiede come si senta, dice al Corriere della Sera: “Difficile rispondere, avrò bisogno di alcuni giorni per metabolizzare il tutto. Sicuramente ero molto contento perché aspettavo questo momento da quattro anni e mezzo. Finalmente tutti gli sforzi compiuti avevano determinato un risultato importante”. “E’ stato come la nascita di un figlio”, sottolinea ancora.

Il vincitore della medaglia d’oro all’Olimpiade di Pechino nel 2008 vuole andare a Tokyo, come sottolinea a Sky Sport: “Per le Olimpiadi di Tokyo io ci spero. Sarebbe una cosa bellissima per me tornare a una Olimpiade dopo quella del 2016 dove non ho potuto partecipare. L’archiviazione del Gip di Bolzano è stata una vittoria molto importante, adesso quello che potrebbe arrivare ancora è una cosa in più. Se posso avere la possibilità di partecipare alle Olimpiadi sarei molto contento. Se questo invece non succederà va bene lo stesso, l’importante era arrivare alla verità, dimostrare a tutti che io ero e sono innocente. Continuerò ad allenarmi finché c’è la speranza e la possibilità di andarci, poi vediamo ciò che succede. Purtroppo non dipende da me, io posso solo continuare ad allenarmi e sperare di avere la possibilità di andarci". La questione ora diventa di competenza della giustizia sportiva.

 

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